fredag den 20. december 2019

Natale

Ho bisogno di scrivere per capire alcune cose e che vorrei chiedere meglio, ma come sempre non ho altro da fare che pensare da solo a quello che mi capita attorno a me, in relazione agli altri o in relazione a quello che affettivamente accade o che mi si pone come punto di modifica di uno stato personale che trovo molto difficile da superare attraverso qualche distrazione senza uno scopo affettivo, o questo e' quello che io penso, senza un vero motivo su cui basare un evento, seppure di divertimento ludico, ma non ha un motivo se non di aggravare una situazione tramite false illusioni di felicita' vendute come pillole per stare un poco meglio, un poco di tempo, una porzione di tempo senza valore se non a se stesso, poi in ogni caso non cambia assolutamente nulla, lo sai, lo sanno tutti, si sa che non cambia niente, ma sei felice, come quando ti bevi 2 bicchieri di vino per distrarti, ma sai che finito di farti le due risate con qualcuno arrivi a casa e non hai cambiato assolutamente niente.
io starei tutto il tempo a pensare cosa sto facendo e a cosa serve, perdere tempo, facendo finta di non pensare a qualche cosa che poi mi pesa come prima.

Andiamo per ordine, forse sono partito un poco pesante, ma volevo essere sicuro di dare il giusto spessore all'argomento, che di per se e' una cosa leggera, un piccolo ritaglio di felicita' indotta, virtuale, ludica, che dovrebbe far distrarre la tua mente dalla tua vita, facendoti dimenticare qualche brutta cosa e avvolto da questa cosa del vogliamoci tutti bene, che ti sembra di stare meglio, di base e' una bella storia per bambini, sulla speranza, sul credere che esiste del buono o nel credere che basta poco per essere felici e cosi ti illudi per un piccolo periodo di tempo che questo possa essere.
Ma lo sai bene, che finito tutto questo scambio di colori alla fine avrai la stessa vita di prima, lo sai bene anche se illudiersi e' sempre bello, lo faccio spesso anche io, e' una bella sensazione ma la vita di mette di fronte sempre la concretezza di quello che hai in mano, lo sai ma non ci pensi, lo sai ma ti illudi che lo sia, lo sai ma non vuoi pensare che sia vero e vivi questa fantasia, lo sai ma sei disposto a farti del male da solo pur di vivere questo piccolo sogno che ti fa stare apparentemente bene, nella speranza, logicamnete si basa sempre tutto sulla speranza perche' e' l'unico sistema che hanno inventato per fare sopravvivere l'uomo in mezzo allo schifo in cui vive, vivi sperando, domani sara' meglio, la speranza di un domani, la speranza che tutto si risolva, la speranza di un cambiamento.

Sulla speranza esiste un sacco di letteratura, libri di aiuto morale, libri di motivazione personale, libri religiosi e video corsi, sulla speranza esiste un immenso mercato economico per arrivare a quello religioso che alla fine in ogni casi si tramuta in economia anche questo, di base possiamo parlare di solo economia, la speranza.
La speranza, un qualche cosa di lontano, una cosa che vorresti e che appunto speri che avvenga, una immagine lontana che rincorri e che dici "domani sara' meglio" speriamo.
Quanto ci illudiamo nella vita, c'e' chi sta peggio, ho scritto molto a riguardo, anche queste sono frasi fatte per dare speranza e motivazione, ma dentro di noi lo sappiamo bene che di quelli che stanno peggio non ce ne frega assolutamente niente, anzi sono una rottura di palle, una distrazione, un piccolo cuscino per non pensare che esiste anche miliardi di persone che stanno anche meglio, ma guardare in basso e' l'azione piu' semplcie che si possa fare per stare meglio, perche' e' semplice, perche' ti fa stare meglio con poco, perche' non serve fatica, si guarda in basso e ci si sente meglio.
Speranza e sogni, venduti come pillole per non farti rompere le palle.

L'essenza del ragalo di Natale e' questo, o qualche cosa di simile, alla domanda perche' ci si fa i regali a Natale? La risposta e' per dimenticarci che facciamo una vita di merda e questo ci rallegra per poco, ci fa mangiare la piccola pillola che ci da quel piccolo evento di gratificazione, che qualcuno pensa a noi e ci sentiamo socialmente appaganti, un sentimento naturale di base umano appagato con poco, in una frazione di tempo piccola, ma ti soddisfa e ti fa stare un poco meglio, non risolve niente, ma ti distrae.
Poco conta se tutto l'anno sei stato da solo, poco conta se tutto l'anno hai avuto una vita di merda, poco conta se ti manca tutto quello che veramente ti renderebbe felice, poco conta che in alcuni casi non hai fatto assolutamente niente per essere felice, poco conta se la tua vita e' quasi appesa a un filo, questo non importa, se durante tutto l'anno lo hai passato ad elemosinare la vita, questo non conta e non conta che farai la stessa identica cosa il prossimo anno, questo non lo pensi, ma prendi questo piccolo spazio di tempo di felicita' virtualizzata, questo spazio di illusione che ti da la speranza, un piccolo regalo per pagare 365 giorni di niente, una piccola caramella per dimenticare, perche' a Natale si e' tutti piu' buoni, che bella storia.
Per coerenza, per pura coerenza degli eventi, per puro pragmatismo personale, se vogliamo essere onesti con tutto il piano temporale trascorso, il regalo lo vorresti buttare nel cestino e chiedere a tutti quelli che hai di fronte se pensano che basta cosi poco a ripagarsi della coscienza e di tutto.
Potete tenervi tutto, io cerco altro, qualche cosa che mi appaga tutto l'anno, le caramelle le lascio ai bambini. La felicita', come l'Amore e' una cosa diversa.

La cosa se vogliamo divertente e' che si fa tutto con un senso masochistico, perche' come sappiamo tutto di cosa accadra' dopo e finito tutto, sappiamo che staremo anche piu' male del nostro normale, con fatica costruito sopra a tutto quello che ci fa schifo e a quello che abbiamo dovuto passare, e staremo anche piu' male di prima per poi rifare una altra fatica a risalire a una linea mediamente normale per noi e per tornare a fare finta di ridere in giro.

No, non voglio rovinarvi il Natale, di base e' una buona festa, e' divertente e non c'e' niente di male, se fatta quando stai gia' bene, se fatta con chi ti ha scaldato il cuore per tutto il resto dei giorni non di Natale, di base e' solo una festa in cui ci hanno insegnato a comperare dei regali altrimenti non spendiamo i soldi che abbiamo risparmiato, di base e' una festa su base economica sociale, ma anche qui non ha importanza, ci si diverte con i soldi, non c'e' niente di male, anche a me piace fare dei regali a chi voglio bene, mi piace vedere le persone felici del regalo, un oggetto materiale fisico, vero, ma si e' felici anche di questo.

Il problema di base e' il motivo per cui fare le cose e se queste sono un valore aggiunto o solo una fantasia che si facciamo da soli, a noi stessi, per auto lesione personale, la speranza, che grande cosa idiota.

Come fate ad essere felici di cosi poco, io non lo so fare, se posso essere sincero vi invidio la capacita' di essere felici di piccole cose e fare finta che niente altro esista, vi invidio la capacita' di non pensare che tutto questo e' falso, un poco vi invidio perche' io non ci riesco, vi invidio ad essere felici di piccole cose che non hanno nessun vero valore personale, ma solo un piccolo momento.
Sicuramente e' una vita piu' semplice, ci ho provato tante volte, credetemi, ma non ce la faccio, io ho bisogno di credermi perche' e di darmi una risposta su valore personale emotivo concreta che si bilancia con me e tutto quello che mi sta attorno, non riesco a ingannare le mie emozioni, non riesco a fingere le emozioni e sto parlando delle emozioni quelle vere, non di qualche risata in gruppo o di quando ridi a lavoro e della socialita' costruita, parlo delle emozioni dentro di noi, quelle vere che hai quando sei a casa, quando in disparte da tutti ti rimangono dentro casa, le emozioni vere, le tue emozioni. Il resto e' solo lavoro.

Quindi dovete spiegarmi come si fa, o forse vivo da solo da troppo tempo, forse vi ho osservato da un vetro per troppo tempo e ho capito molte cose dell'essere umano e della sua socialita' o di quello che gli basta per vivere, forse ho capito troppo di quanto poco basta per rendervi felici, e con la parola felicita', usata in questo contesto e' qualche cosa di irreale e assurdo, non rispecchia minimamente il suo significato reale. La felicita' venduta in sconto, un poco per tutti, senza un vero sapore ma per tutti, cosi siete tutti felici e non rompete le palle, dai pensa positivo, adesso sei felice.

Siamo veramente un popolo di ignoranti che vive in qualche modo, tra illusioni e credenze popolari, passando per speranze e ideologie costruite da altri, siamo dei prodotti perfetti di una societa' che punta alla semplicita' di gestione, siamo dei prodotti di culture create per trattarci tutti come dei bambini idioti, siamo il risultato di tutto questo, e in mezzo a tutto questo ci hanno insegnato ad essere felici con poco, perche' per essere veramente felici, serve moltissima fatica e un lavoro personale che ci riescono 1 persona su 1000, e per farlo si dovrebbe uscire da questo sistema alienante di vita, si deve uscire da questo schema di vita che non porta a nulla di veramente felice, ma di piccole ricompense e una speranza di felicita' spostata sempre piu' avanti, un poco piu' avanti, sempre 2 passi avanti a te, e cosi, dopo 40 anni di lavoro, abbiamo prodotto abbastanza, poi non serviamo piu' a niente, diventiamo una spesa, sperando che abbiate fatto una vita regolare e che vi manteniate vivi da soli, che non passate le giornate tra dottori e ospedali, altrimenti diventate un debito e sperate che le assicurazioni pagano qualche cosa, ma loro non ci rimettono mai.

Siamo un poco usciti dal discorso, quanti pensieri di fronte a un pacco regalo colorato, quanto si puo' pensare di fronte auna cosa che di base e' un piccolo gesto senza nulla di grave, cosa esiste dietro a una usanza per bambini, come si puo' fare finta di non pensarci, come si fa a non pensarci.
Divertiti, che tanto poi torni come prima. Auguri.

Preferisco stare da solo e aspettare qualche cosa di concreto, qualche cosa che mi faccia dimenticare il Natale, qualche cosa di superiore, che meriti di essere felici.
Non la felicita' in pillola, ma la felicita' concreta, tutto il resto e' illusione.

Boh, mi andava di scrivere qualche cosa senza pensare, adesso sto meglio.
Buon Natale.

lørdag den 26. oktober 2019

Dire, fare, scappare.


Dopo molto tempo mi fermo qui a scrivere qualche altro pensiero, per piacere personale e per sviluppare un pensiero che mi riguarda e che non voglio perdere.

Il discorso di sviluppa da una cosa che non riguarda direttamente ma da una forma di comunicazione e scelta che implica di dover dare peso ad altre situazioni ovvero l'emotivita' e le scelte, argomentazione recente, ma non posso esporla in poche righe e neppure rompere le palle alle persone obbligandole a farmi da psichiatra e adesso non ho soldi per il psichiatra visto che l'ultimo se ne e' scappato e al momento non e' disponibile.

Ho sognato un evento specifico della mia vita, nel sogno accadevano delle situazioni a me familiari ma non tanto per il sogno ma per l'azione eseguita in cui nella vita reale dopo di quella arriva il desiderio di allontanamento e la fuga, una ricerca di qualcosa di diverso che mi togliesse da una situazione di cui non riuscivo a sopportare, e poi avendola trovata e in cui questa ha avuto il potere di cambiarla, per mio carattere ed evoluzione degli eventi, ho desiderato di scappare anche da quella.

Facciamo un passo in dietro di almeno 30 anni, ero piccolo, incosciente e rompicoglioni come adesso e eseguivo le stesse scelte di adesso.
L'ironia e' che non posso pentirmene perche' mi hanno sempre portato a un miglioramento, per cui la cosa si fa complicata, bella e dolorosa allo stesso tempo, bene o male? Non mi interessa.

Forse ha ragione una persona a dire che faccio delle scelte troppo emotive, e' tutta la mia vita che eseguo le stesse scelte e se vogliamo gli stessi errori, sebbene io non li catalogo come errori, ma correzioni i percorso, le scelte di base sono sempre state abbastanza giuste per la mia visione, sono state tutte scelte che portavano a un miglioramento, o per quanto poco indirizzate a quello, alcune sono state nello suo svolgimento un disastro e ho commesso errori ma quelli se vogliamo essere precisi, erano errori di svolgimento non di scelta.
Spiego, aprire un negozio non e' stata una scelta sbagliata, ma l'errore mio e' stato nello svogimento in cui non ero adeguato ad affrontare ed ad accettare alcune cose e caratterialmente non ero adeguato a lottare contro un certo tipo di sistema commerciale, giusto o sbagliato che sia, ho fallito li ma non nella scelta e di conseguenza poi ho dovuto mettere fine e cambiare.

Posso elencare altre decine di scelte simili che ho fatto ma posso elencare altre forse 4 scelte che ho fatto e poi sono scappato, con la conseguenza in cui poi mi venisse accusato la mia poca stabilita', la mia emotivita', e altre accuse in parte giustificate, ma da parte mia inaccettabili e impossibili da proseguire, perche' per proseguire avrei dovuto accettare cose che normalmente vengono accettate da moltissime persone, direi quasi tutte, in modo naturale e superficiale, io non lo so come fate voi ma io arrivo a un punto in cui ho l'esigenza di andarmene.
Alcuni casi sono come se la societa' esterna, e alcune volte me lo dissero direttamente, che io devo accettare il fatto che e' questa la vita e si deve accettare, ci sono cose che vanno cosi, funzionano cosi e non si puo' fare niente, si sa, le accetti e basta, mi dispiace, mi dispiace veramente, ma io arrivato a un certo punto di conoscenza di un sistema non riesco ad accettare tutte le sue regole contrastanti, non riesco ad accettare questo dover dire e negare allo stesso tempo, non riesco a mentire a comando, non riesco a fare azioni incoerenti con quello che io provo, come emozione nel durante che la faccio, non riesco a vivere facendo finta che mi piaccia.
Ho sempre cercato sicuramente troppo, ho sempre cercato in tutte le cose che ho provato, e possiamo partire dai primi gruppi di amici, a qualsiasi cosa che ho fatto, provato e cambiato negli ultimi 30 anni, non sono mai riuscito a formarmi in uno schema-gruppo o azienda che sia, ed accettare tutti i loro compromessi sociali o incoerenze di pensiero o forma, o gente che non si chiedesse del perche' tutto questo o quello che si stava propagandando fosse veramente vero o giusto, negando e difendendo sempre una bandiera incoerente di per se stessa, ma quando vai troppo a fondo non hai piu' a che fare con una tecnologia e un lavoro, si sviluppa dentro alle persone e le persone assieme a tutti i loro micro-interessi, aspettative, paure, desideri e non verita', anche involontarie, formano il motivo di alcune cose o scelte che senza appunto l'analisi personale, non si poteva risolvere il problema di cui io accusavo.

Ho sempre cercato troppo nelle cose, ho sempre cercato una trasparenza che non ho mai trovato, ho sempre cercato una linearita' esente da politiche o ideologie contrastanti o di impronta da seguire, ho sempre cercato una forma di verita' pura nelle cose, che non ho mai trovato.
Io stesso ammetto che se parliamo di purezza, non sono santo nelle mie scelte e nei miei ragionamenti, anche io ho dovuto mediare a situazionic he non mi piacciono o che non volevo o alcune cose le ho modificate a mio piacere per poter arrivare ad avere altre cose e alcune volte ho plasmato un mio pensiero o azioni, per proseguire liberandomi da tutto quello che mi pesava, senza dover dare una risposta concreta a chi mi sta di fronte, perche' sarebbe stato inutile spiegare o perche' di base ritenevo una perdita di tempo e ho sempre ritenuto che in un mondo di bugiardi, da se stessi a tutto quello che li circonda, dire qualche bugia o similare qualche azione, non sarebbe stato cosi grave.
Il problema e' che a me non riescono bene e si nota subito, poi vengo accusato di essere disonesto o che mi approfitto delle situazioni, va bene, e' un prezzo da pagare ma per rispondere dovrei sedermi a un tavolo e chiedervi alcune cose di cui voi non volete rispondere, ma non degli eventi esterni, ma di quello che muove le vostre decisioni, dentro di voi, li in fondo, dove non volete ammetterlo, quello che difendente con tanto impegno, li in fondo c'e' quello per cui voi fate le cose e che a me non piace, io ne ho paura e mi trovo a scappare di nuovo, cambio lavoro, cambio gruppo, cambio nazione, cambio, di base si chiama cambiare.
Nella vita ho cambiato tante volte, praticamente sempre.

La scelta emotiva si basa su un percorso personale all'interno di situazioni da cui io stesso non so come staccarmi, perche' quando mi immergo in qualche cosa lo faccio in un modo totalmente profondo, che diventa quasi una mia cosa, ci penso, osservo, cerco di capire alcune cose, osservo le persone, cosa fanno, diventa qualche cosa di dettagliato, in cui io poi involontariamente mi ci trovo immerso, e quando arrivo al fondo, scopro che anche qui esiste questa non trasparenza, esiste qualche cosa per cui io non riesco e non accetto, e scappo, cambio, ci penso ma a un certo punto interrompo tutto, perche' altri sistemi non li conosco, se non sono situazioni di coppia o personali, non serve diventare filosofi con chi non dedica 10 minuti a un ragionamento che tu chiedi, e se lo fanno lo fanno solo con l'intenzione di farti cambiare idea o di difendere ancora tutto quello da cui io voglio scappare, di cui io nonriesco piu' a reggere personalmente.
Essere empatici e' difficile, perche' poi ti senti tutto addosso e non sai piu' come staccarti tutti e tutto da adosso, sono persone mi ripeto da solo, attorno a un certo contesto ci sono delle persone che hanno altre emozioni e tu stai proponendo una chiusura dal loro punto di vista ingiustificato e che io stesso non so spiegare, perche' per farlo dovrei essere non giusto nei loro confronti, perche' dovrei dire quello che io penso veramente di loro ma non e' colpa loro, loro stanno facendo regolarmente la loro vita e spiegare che tutto questo che stanno facendo e' inutile e non ha senso, non saprei come spiegarlo. Tagliare tutto di colpo e' una cosa in cui allontana di per se gli altri, aiuta molto, no grazie, si arrabbiano un poco e piano piano non li vedi piu', di solito funziona cosi.

Voglio tornare a un pensiero, si hai ragione, forse e' tutta una vita che sbaglio, forse ho sempre sbagliato, forse sbagliero anche per tutto il resto della mia vita, ma posso assicurare che ogni emozione originale era vera, non ho mai mentito sulle emozioni, ma ci sono cose personali che vanno interrotte perche' non hanno piu' il motivo di essere legate, nello specifico, avevo capito che non era nulla di tutto quello che l'altra persona credeva che io provassi, rimanere assieme sarebbe stato come dichiarare il falso, che per ridere e' anche reato, ma delle leggi non mi interessa, non mi sono mai interessate direttamente, le leggi sono per chi non sa stare al mondo, io mi baso sul buon senso personale e dichiarare il falso e' una cosa brutta, nello specifico quello dei sentimenti.
Vivere nella incoerenza di situazioni cosi da vicino, non ci riesco, sarebbe contro tutto quello a cui io credo e penso, sarebbe stato una cosa vicina alla follia, sarei stato male ogni singolo giorno, dichiarare il falso ogni giorno per il benessere personale e sociale.
No, non ce l'avrei fatta e non ce la faro neppure in futuro.

Forse e' la mia natura scappare sempre, scappare da ogni cosa che cerca di chiudermi o inserirmi in qualche sistema, scappare da ogni cosa che cerca di integrarmi in qualche altro schema o sistema

"Questo sistema e' una gabbia, mi da omaggio e rabbia" Cit: Litfiba

Cito un gruppo musicale italiano per far notare che anche 20 anni fa, in Italia qualcuno si pose il mio stesso pensiero di inadeguatezza sociale.

Ma adesso, di fronte all'ennesima fuga, chiedo, mi chiedo e chiedo verso l'esterno, cosa devo fare? cosa pensate voi che avete l'innaturale capacita' di accettare le cose, cosa devo fare se io non sono capace di adattarmi a tutto questo? cosa dovrei fare, per il piacere e il volere sociale, dovrei reprimere ogni mio pensiero ed emozione in relazione a tutto quello che mi circonda per omologarmi a un qualche cosa che di base e' IL problema sociale, dovrei arrendermi e come un animale dopo una battuta di caccia, buttarmi a terra e imparare a bere sul piattino, mangiare i croccantini e rispondere quando il padrone mi chiama? devo ridurre ogni mia forma emozionale a un animale addomesticato alle leggi sociali?
Non riusciro' mai ad adattarmi a tutto questo, adesso nello specifico perche' cosi e' impossibile vivere, senza privacy non esiste vita, ma anche fuori da qui, non ce la faro' mai, ho sempre cercato quella indipendenza personale e sociale che mi garantisce in non doverci pensare e che tutto quello che io ho attorno non mi pesasse, ho sempre cercato una liberta' che in certi schemi sociali e' praticamente impossibile da avere o molto difficile, o forse diversa per la sua natura.
Per la mia liberta' personale non voglio vivere da clandestino e neppure da criminale, ci vuole una forma chiara e come sempre trasparente nella sua forma, che non mi obblighi a prendere maschere o simulare altre vite, che non mi obblighi a mentire sempre su tutto, non ce la faccio.

Io penso, e dico penso con il dubbio perche' di base nessuno puo' saperlo con certezza, penso che forse ho trovato una forma di autonomia ibrida che mi garantisce questa trasparenza e azione, inserendomi in un contesto sociale ma allo stesso tempo permettendomi di stare fuori da tutto questo "sociale" che di sociale ha molto poco, se non altre cose derivanti da bisogni personale della gente di dimostrare o di appagamento personale, ma non voglio uscire dal tema, io penso e credo, di aver trovato una piccola forma di vita, in cui forse, posso smettere di scappare.

Qui su molti problemi non li abbiamo, molte cose sono molto piu' semplici e si possono fare molte cose, ampliare, modificare con estrema facilita' e trovare come integrare le idee, e' tutto molto piu' flessibile, e su questa base io penso di ricostruire qualche cosa di mio.

Cosa dobbiamo fare? Volete accusarmi per tutta la vita di azioni e decisioni prese?
Vogliamo portare ogni azione a un banale analisi di scelta, buttando giu' dal tavolo ogni volta tutta la sua storia e i motivi per cui ho fatto ogni singola scelta della mia vita?
Eliminiamo il senso di analisi per praticita' portando il tutto a una lezione di vita sulle scelte emotive?
E' da 7 anni che cerco un dialogo completo in cui io potessi esporre ogni singola scelta o pensiero ma questo non e' possibile si converge tutto a evento > azione > sentenza.
Neppure per i topi in laboratorio si basa tutto solo sul perche' il topo di merda ha morso la mela senza analizzare tutto il contesto a cui e' sottoposto.

In ogni caso, io vorrei chiedere a voi cosa devo fare?
Mi inginocchio di fronte a una societa' civile, etica e morale che non ho mai accettato per la sua incongruente forma di azione > imposizione o forme civili di cui io non voglio accettare?
Non ne faccio una questione di bandiera, sebbene esistano lingue diverse esistono cose in cui noi siamo tutti uguali, l'essere umano nel suo profondo e' uguale, dentro, li dentro, in fondo, non ce' una bandiera, ma un insieme di cose, anche contrastanti, bisogni, desideri, bugie, valori, paure ... in cui accomuna ogni persona.

Se potete rispondermi ne sarei grato, in caso datemi l'ennesimo lavoro da cui io scappero' per esigenza personale, obbligatemi a fare altre cose da cui io cerchero' di scappare in ogni momento, obbligatemi a fare lavori o sistemi sociali di cui io non accetto, e' questo vivere?

A tutto questo non ho una risposta, ci sono filosofi che ne parlano da centinaia di anni, io di base sono come un animale, so dove sono stato bene, so dove sono stato molto bene e so dove sto male, altre cose non le so e agisco di conseguenza.

In fede,
Mattia Musiello

P.s.
Non correggo gli errori grammaticali, non mi interessa, grazie dell'interesse.

lørdag den 1. december 2018

Differenza tra aiuto e bisogno.

Esempio fotografico del giramento di palle a livelli industriali.

In moltissime argomentazioni si parla di aiuto, e si espongono sistemi e concetti di diverso tipo, in alcuni casi dedicati sopra tutto in termini aziendali ma non mancano quelli personali, in cui l'aiuto si confonde con altre cose di base, in cui con il tempo si arriva al concetto di bisogno, arrivando alla dipendenza.
Sono diversi settori, azienda e personale si svolgono in situazioni diverse, ma per mia esperienza si deve stare attenti alla bilancia di queste due cose, perche' sebbene la dipendenza sia dannosa, e' parte non divisibile dal bisogno, sono due valori che stanno in una bilancia e si giocano tra di loro la posizione dominante, se non si sta attenti, il fattore di bisogno ha la tendenza a versare potere all'esigenza per diventare come dicevamo, una dipendenza, in cui poi senza non sappiamo come fare.

Se andiamo a vedere il discorso al contrario, senza questo servizio rimaniamo senza aiuto o sistema di lavoro, perche' si e' versato troppa importanza, in cui tutta l'azienda l'abbiamo fondata su questo servizio che ci da un appoggio e in alcune volte diventa lui stesso il lavoro, in cui senza non riusciamo a rimanere, per una questione tecnica.
Questo accade solo per mancanza personale, perche' se di base ci prendiamo la nostra responsabilita' di decisione e azione, si utilizza il servizio ma senza esserne dipendenti, rimanendo commercialmente parlando, distaccati quel poco che basta per poter ribadire quando vogliamo: sappi che io posso cambiare sistema e piattaforma commerciale se voglio, questo e' un servizio e io posso sostituirlo a mio piacere, e senza dare spiegazioni.

Per ipotesi, esistono servizi in cui si possono utilizzare piu' di uno allo stesso tempo, faccio un esempio senza andare troppo nello specifico personale e mantenendo la privacy aziendale, e' usanza per alcune grosse aziende, usare due aziende di servizi uguali, che fanno lo stesso identico servizio, ma in ogni fase decisionale e di trattativa, si ha sempre l'altra come backup in caso di problema, in caso di discussione, l'azienda dice: si va bene, ma tu chiedi troppo, allora faccio lavorare l'altro, non ho bisogno di te, non sei essenziale e non sei l'unico, anche l'altro lavora bene e ha dimostrato affidabilita', per cui o rivediamo i termini del contratto o ci salutiamo.
Questo e' un gioco un poco pericoloso che se usato male, porta allo schiavismo dei servizi, io ritengo che per un buon rapporto tra azienda e servizi serva della fiducia di base ma anche la trasparenza di un buon lavoro chiaro, ma mantenedo quel piede nella porta che nel commercio e' una esigenza, in cui la porta non e' mai chiusa del tutto, tutto puo' sempre accadere nel commercio e noi dobbiamo essere pronti a gestirla in modo chiaro, pulito e sopra tutto, senza essere schiavi di nessuno.

Questo esempio lo potete trovare anche nei servizi di consegna a domicilio, come DHL e Poste, o altri privati, ci sono molte aziende che ne usano anche 4 assieme, questi ed altri servizi simili.
In alcuni casi non puoi farlo, ma e' bene prendere in considerazione il piede nella porta .... studiate molto bene tutto quello che vi riguarda e cosa puo' causare una rottura di rapporto tra voi e il servizio, e devo dire che in alcuni casi, e' il lavoro piu' difficile, io nel mio piccolo sono 4 mesi che penso su che piattaforma basare il mio store commerciale su internet, sebbene ci ho lavorato, ho una competenza di base generale abbastanza consolidata e ho utilizzato servizi, parlato con aziende e mi so arrangiare a provarli, non ho competenze specifiche, ma commerciali sicure, e ho ancora il problema della scelta per garantirmi una liberta' di lavoro futuro, perche' adesso potrebbe andare bene, ma se tra 3 anni ho 10 volte il traffico di oggi? Cosa e quali costi devo affrontare? Quanto ne sono schiavo di questo sistema? Cosa mi comporta mentalmente, economicamente e di rottura di palle?

La rottura di palle, e' un valore che va aggiunto alla fine di ogni preventivo economico, perche' ha un suo valore, a volte determinante per la scelta, se la rottura di palle supera un limite, non c'e' prezzo che tenga.... forse sono Italiano, ma ho notato che ha il suo valore.

- Ti costa 50.000 kr
- Porca puttana, si ma ho una rottura di palle come se fossi una centrale elettrica offshore di Vestas
- Sei pessimista
- Ascolta, lasciamo stare, non posso, ciao.

Detto cosi sembra semplice, di base se si sceglie un sistema di lavoro sotto questa ottica, ci si premunisce di tutto il bagaglio istruttivo e di ragionamento per un piano B, per una eventuale trasferimento di servizio, quanto costa e cosa ci comporta, oltre ad aver valutato il livello di legame che richiede il prodotto/servizio che ci serve e fatto questo, si ha un servizio in cui in ogni momento, siamo pronti a sostituirlo, non e' senza spesa, ogni trasferimento costa dei soldi e tempo, ma e' una cosa in cui, se il servizio attuale richiede troppo da noi o ci mette in una situazione chiusa di esigenza e dipendenza, in cui ci troviamo costretti per lavorare a prendere i suoi servizi, possiamo dire no, aspetta, cosi non va bene, adesso cambio.

Esistono servizi, faccio un piccolo esempio, anche sul web, in cui tu devi decidre come iniziare una tua attivita' online, ti informi e ti mancano delle competenze o vuoi che un servizio si occupi di tutto quello che ti serve e ti faccia sentire sicuro e sempre coperto con poca fatica.
Esistono piattaforme di chiavi in mano, in cui inizi a lavorare e hai tutto, con una piccola spesa mensile, il problema risiede in cui quando tu inizi a crescere, questo sistema si chiude, o per la precisione, era gia' chiuso all'inizio ma non lo sai e non te ne rendi conto di quante limitazioni puoi avere e di cosa ti costa.
In ogni caso, la tua azienda cresce di volume, inizi ad avere i primi clienti fedeli, un buon ritorno, il tuo nome inizia a circolare, hai una certa rilevanza nel mercato, ancora piccola ma si cresce e inizi anche ad avere esperienza e conoscere altre cose, ma non hai voglia di leggerti manuali e di istruirti sul tuo lavoro, vuoi solo che qualcuno si occupi di tutto per te senza problemi, bene.
In questo momento hai bisogno di un piccolo servizio aggiuntivo e vedi che costa il triplo di altre piattaforme, accetti, aumenti di volume, triplichi le vendite e il sistema integrato ti avvisa che la soglia di articoli e clienti mensile, e' passata al piano tariffario sucessivo, adesso si paga di piu' e cosi via per molte altre cose.

A questo punto, hai un negozio online avviato, il cambiamento richiede di azzerare una parte di lavoro fatto, perche' andresti a perdere alcune cose di indicizzazione, link, indirizzi e altre cose, ti trovi bloccato dentro a questo vortice di esigenza e dipendenza, ti costa molto ma ne hai bisogno, vorresti cambiare ma non puoi o ti costerebbe troppo, il traferimento della piattaforma su altre piu' modulari costa soldi e hai bisogno di un tecnico che ti costa 4 volte tanto uno normale, perche' hai esigenze specifiche, inizia ad essere scomodo, e rimani a lavorare cosi.

Altre piattaforma sono piu' complicate all'inizio, forse ci si deve prendere qualche impegno in piu' e arrangiarsi nelle cose di base, forse devi usare del tempo per visionare e crearti una rete di esperti o di persone che ti aiutano in caso specifico, forse devi diventare nel vero senso della parola imprenditore di te stesso e prenderti impegno di ogni cosa che riguarda la tua azienda, forse se tutta questa parte di lavoro la fai tu o ti studi su come e chi puo' farla, inizi ad usare i servizi per quello che sono senza rimanerci schiavo.
Alla fine hai una conoscenza completa del tuo lavoro, e dei servizi relativi, sai cosa puoi fare da solo e cosa puoi fare fare ad altri, e strutturi la tua azienda su questa base, modulare e senza aver bisogno di nessuno in specifico, se un grafico inizia a stringere troppo, dopo una valutazione globale di costi e convenienza, lo cambi, alla fine il bello delle cose tecniche e' che non hanno valore specifico, ma solo di bravura tecnica, per cui si cerca un altro tecnico adeguato alle esigenze.

Questa e' una visione generale di come si deve vedere un servizio aziendale.

Questo ha molti fattori da valutare, non si puo' generalizzare solo dicendo, se domani mi sveglio e non lo voglio lo cambio, ci sono servizi che richiedono la soluzione di problemi per farlo, come ad esempio anche i gestionali aziendali, croce e delizia di ogni azienda, esistono gestionali software fantastici, ma forse non adatti alla tua azienda, troppo costosi e mono direzionali, un cambiamento costerebbe la chiusura dell'azienda, o in caso il mantenimento costerebbe troppo, oltre a diventarne completamente dipendenti.
Esistono molte software house che basano il loro principio di business su questo, sulla loro importanza all'interno dell'azienda e sulla cosciente difficolta' di cambiamento durante il percorso lavorativo, con questo ci costruiscono uffici di programmazioni grandi come fabbriche.
Non dico che tutti siano cosi, ma e' una cosa da valutare molto bene al momento della scelta del servizio che ci serve.

Chi e'?
Quanto mi costa?
Quanto e cosa devo fare per cambiarlo?
Cosa richiede alla mia azienda?
Di tutto il pacchetto offerto, in cosa posso arrangiarmi con altri software?
Questo software interagisce con altri o e' proprietario monolitico?
Tutto il resto delle mie scelte sono legate a questo?

Nel commercio aziendale, esistono una infinita' di scelte che si possono fare, scegliere, usare e provare, in cui chiudersi in un sistema proprietario che non lascia spazio agli altri, nel senso che non accetta interazioni di altri servizi laterali perche' esige di fare tutto lui con solo i suoi sistemi, diventa dannoso per l'azienda.
Ogni giorno nascono molte nuove aziende e alcune di queste sono molto valide in servizi erogati e offerti e capita, che sorgano aziende di servizi innovative, in cui si dovrebbe esser pronti a prendere l'innovazione per migliorare, se necessario, il nostro sistema di vendita e gestione aziendale, sarebbe un grande problema essere troppo legati a una piattaforma che non esige cambiamenti.
Per una azienda che vuole rimanere fresca e modulare, diventa la sua cassa da morto.

Ripeto, un buon servizio aziendale non si cambia con cosi tanta facilita', ma si deve avere mentalmente, la preparazione di poter dire, forse e' ora di cambiare, per migliorare, o almeno avere la possibilita' di limitare alcuni servizi al vecchio sistema e connetterlo a nuovi sistemi dedicati, cosa che non tutti vogliono, specialmente una specifica filosofia di software house.

Io sono sempre stato propenso a sistemi che mi lasciassero l'immagine di cambiamento, usando strumenti che trovo nel mercato e usando tecnici e sistemi conosciuti, in modo tale, che in caso io dovessi, lo cambio senza rimanerci schiavo per incapacita' di operare.
Il dialogo con altri professionisti del settore e' obbligarlo, la conoscenza dei problemi relativi e la condivisione dei problemi fa percepire il livello di attenzione verso un certo tipo specifico di argomento, non sempre i concorrenti sono sinceri, sarebbe innaturale, ma si capisce molto.

Adesso sto scrivendo queste cose per una azienda, ente commerciale adibito alla vendita e commercio tramite denaro, in cui l'obiettivo e' controllare la propria azienda e farla funzionare economicamente, non sto parlando di famiglia e neppure di una moglie o fidanzata.
Scusate, ma abitando in scandinavia devo specificarlo, rischi di parlare per ore e la gente capisce altre cose, rischi di rovinare una famiglia dicendo che cambiando software si migliora, non vi aggiungo tutto il resto, per cui ho preso l'abitudine di specificare.
Azienda, commercio, soldi, servizi.
E' sotto inteso. che non posso avere una fidanzata o sposarmi e poi dirgli, si ma ho altri 4 servizi a cui mi trovo bene, tu non sei essenziale, perche' in questo caso sarebbe del tutto corretto che vi picchia con un bastone in ferro fino a che non avete chiesto scusa.
L'Amore non e' una cosa che si vende e si compera. Specifico sempre eh ....

Riassumo, l'obiettivo di una azienda, e' utilizzare dei servizi ma non diventarne schiavo.

E' una bilancia tra esigenza e bisogno personale.
Un servizio deve aiutare l'azienda a evolversi e migliorare, non a rimanerne schiava o troppo dipendente.
Questa mia ultima frase va in totale disaccordo con gli erogatori di servizi, in cui l'obiettivo e' che tu rimani "schiavo" o che ti trovi nella situazione di disagio per il cambiamento, posso elencare Google Apps o altri se volete, anche per questi, e' una bilancia, ma e' un loro problema non il vostro come Azienda.

Scegliere, e' sempre difficile, su ogni cosa, bisogna pensare molto, tanto, sempre, costantemente a ogni cosa, in ogni posto, in ogni cosa che fai, perche' l'unica cosa che ci da la possibilita' di un valore decisionale corretto e' la nostra capacita' di ragionamento, errori inclusi, ma la scienza non si fa senza errori, si basa sugli errori e il loro miglioramento, senza errori non esiste la scienza.

Scusate, vado un po' fuori testo ma ho in mente la filosofia del "pensare fa male", porca puttana, maddonna addolorata di gesu' bambino, maiala ladra, non fatemi commentare, drogatevi, per favore, almeno avete un alibi decente per dire certe oscenita' nel 2018.

søndag den 25. november 2018

Dubbio, ansia, mi vuole, non mi vuole, forse devo morire?

Soli e abbandonati, fatevi l'abitudine o fatevi dare il Prozac, cosi poi siete felici e sociali.

Da quando esiste l'uomo penso che la cosa che piu' lo affligge e' il pensiero del dubbio, che si trasforma in ansia e che ti fa pensare giorno e notte sul perche' di alcuni eventi o sulla speranza che qualche cosa sia vero o che torni, in pratica il dubbio, che qualche cosa a chi teniamo si avveri.
Sembra tutto romantico fino a qui, e io da quanto ho capito sono al centro di questo vortice di piaga sociale in cui si arriva agli antidepressivi e voglia di suicidarsi, passando per la depressione e tristezza, male alla pancia e nervoso.
Fantastico.

Su questi argomenti si solito ho un metro di paragone, penso se prima di questa cosa mi capitava anche a me, e se non mi e' mai capitato, significa che siete voi dei pezzi merda e tutto quello che avete attorno e che vi capita, e' la logica conseguenza di quello che siete voi, diciamo che e' l'adeguata risposta che il mondo ha verso di voi, per cui credo che sia inutile spostare filosofi e sistemi di vita, quando alla base il marcio lo avete dentro alla testa.
Questo per dare un piano generico della situazione.

A me a parte qualche rifiuto d'amore, rifiuto specifico, notificato e assimilato nel modo chiaro e diretto, un no, o un rimaniamo amici e altre cose simili, ma oltre a questo, in cui dopo la parte triste del rifiuto, non ho altre conseguenze, si apre PornHub e si cerca la nuova fidanzata a cui dare la caccia, ah no ho sbagliato, non era PornHub ma la vita reale, eh va bene, in ogni caso mentalmente sono sempre rimasto abbastanza chiaro sul fatto se potevo o no, altre cose non mi sono mai capitate e ho sempre cercato di essere sincero ed educato con chi avevo di fronte, anche se 15 anni fa, ero anche timido e avevo altre piccole paure personali, ma anche cosi, alla fine non mi e' mai capitato scene come quelle che leggo su internet.

Andiamo per gradi, leggevo che adesso va di moda che l'amata sparisce e non si fa piu' sentire e voi rimanete in uno stato confusionale tra ansia e stress, dubbio che vi assale e malori generali che vi schiacciano mentalmente, lasciandovi inermi di fronte alla vita.
Io penso che se una persona fa una cosa del genere ha una motivazione alle spalle, perche' di base su internet siete tutti maestri di etica ed educazione sentimentale, poi uno vi conosce e non si capisce se vi serve una mamma o uno psichiatra, ed essendo che poi il dubbio lo dovrebbe avere la persona che vi frequenta, vi lascia e sparisce per non affrontare un discorso che voi stessi non capireste, dicoamo che lo fa per il vostro bene, diciamo che alla fine non gne ne frega niente e vi manda a fare il culo in modalita' silenziosa, diciamo che avete dimostrato abbastaza di quello che siete e non ci sono parole per descrivere il tutto, allora si usa un sistema indiretto per farvelo capire, devi sparire, sparisci, addio, ciao ciao, stammi bene, salutami a casa ma non mi rompere piu' le palle.

Io so per certo che se una persona vale la pena di essere frequentata la frequenti, e cerchi il modo di farlo, in un certo senso ne hai bisogno, per divertirsi per stare assieme, ti piace e ti fa piacere, per cui tutte queste situazioni negative, derivano da altre cose, forse il problema sta nella persona.
Avete l'ansia per voi stessi, voi siete la causa del vostro male, voi siete la persona che non vogliono, sinceramente il problema siete voi, fatevi una ragione, non spostiamo psicologia, tecnologia e volgarita' del caso.
A me non e' mai successo in 35 anni della mia vita che una persona con cui stavo benissimo assieme, che era tutto perfetto, con piena sincronia mentale e divertimento, sparisse nel vuoto, nel nulla per lasciarmi il dubbio se e' vero o no, e' tutto totalmente incoerente, per questo motivo dico che se vi capita, significa che e' successo qualche cosa, e se succede a voi significa che e' giusto cosi, meglio sparire, che avervi anche tra gli "amici" e dovervi salutare o essere amici per educazione formale.

Di solito, per una rottura del rapporto con persone con cui mi trovavo bene, doveva esserci un evento negativo molto profondo e difficile, in cui ha messo le basi per la divisione, sia da amico che per tutto il resto, esiste un punto tangibile in cui da quel momento cambiano i valori personali e da positivi, diventano negativi, ma sono chiari ad entrambi.

Mi ama, non mi ama, forse ama un'altro, forse lei mi ama piu' avanti, forse .... forse avete rotto le palle, se lei non e' con voi non vi ama, lei non verra' da voi, e a lei non gli interessate, non vedo altre risposte, tutto il resto delle risposte hanno una conclusione, positiva o negativa, in caso contrario e' una negazione, non serve che vi mettete ansia, dite addio, buttate sul cestino la foto e auguri, sara' per la prossima, magari sceglietela con un livello mentale al vostro livello, in modo che poi vi trovate d'accordo sul fatto che la gente vi evita perche' non sa comportarsi bene, la gente e' cattiva.

Se la gente vi manca di rispetto, forse e' perche' non lo meritate.

Ho letto e sentito molte cose a riguardo e ci si chiede o si punta il dito verso atteggiamenti specifici di questo tipo, il non rispondere, il non leggere i messaggi, sparire, non farsi sentire, e altre cose in del genere, sebbene in passato ero anche io ostile verso certi atteggiamenti, adesso, avendo una visione piu' profonda e concreta di quello che esiste nel mondo umano, come atteggiamenti, pensieri, modi di fare, cultura e parlo in generale, poco conta di che bandiera, cosa scrivete in chat per avere obiettivi e molte altre cose, io ritengo che sia giusto cosi anche se io sarei anche piu' cattivo per quanto riguarda il settore social network, perche' si tratta di relazioni senza valore a cui assegnare lo stesso valore e non mi farei tanti problemi nel trattare persone nei social in modo diretto, le blocchi e ciao, se le incontri per strada tanto bene o male non te lo chiede neppure, per cui siamo apposto cosi.

Si lo dico a mio discapito, ma so che in una vita normale queste cose non mi sono mai capitate e prendo in considerazione tutto l'ambiente circostante, facendo un riassunto globale.

Queste situazioni avvengono per risposta di cosa siete voi, di quello che esprimete, non preoccupatevi, siete persone di merda, siete nati cosi, non ci potete fare niente, dovete abituarvi che la patata non arriva per operazione divina, perche' pensate che devono darvela per forza, perche' la patata ha un dovere verso di voi, perche' siete soli, o per chissa' quale altro problema che abbiate in testa, la patata va dove si trova bene e ha le attenzioni che vuole, diciamo che e' una patata-meritocrazia, una forma di scaletta di posizionamento, la patata la mangia solo a chi gli piace e sa mangiarla bene, al resto basta il riso cucinato 50 minuti con il pane vecchio dentro dentro una ciotola in plastica, dai su, mangia tutto che poi devi lavarti in cortile con la canna dell'acqua.

Volevo esprimere un pensiero in merito a tutto questo, essendo che tutto si basa su situazioni a mio dire corrette, socialmente corrette, e se io fossi una donna, diventerei lesbica, anche se a me piace essere uomo, fortuna che sono uomo cosi posso gustarmi la patata, ma se rinasco donna, io credo che prenderei in considerazione di trovarmi una fidanzata femmina, per avere un supporto nella vita concreto, e poi quando ho voglia di una banana basta scegliere o chiamare qualcuno e finita la storia, poi a casa e ti chiamo io quando serve, tu non scrivermi che non rispondo.
La mia immagine femminile sarebbe questa.

Di base, io ai maschi chiederei direttamente di espormi il motivo per cui io dovrei dargli la patata, di argomentare ed esprimersi come loro credono su questo fatto, spiegami e fammi capire cosa c'e' di diverso tra te e un dildo in plastica, che magari la mia amica mi aiuta, ma spiegami la differenza, sono paziente e ascolto, se non mi convinci, ciao e stammi bene, saluta a casa, io non rispondo a nessuna chat.

Ma sono uomo e mi piace esserlo e mi piace esprimere tutta una serie di comportamenti e attenzioni verso la donna che ritengo essenziali.
Diciamo che io sono quello che vi argomenta per giorni la motivazione per cui sarebbe giusto e vantaggioso che mi date la patata. Almeno ci provo, ma parlerei per giorni.

Volevo dire solo questo, in merito a questi ultimi sprint finali di pensieri, in ogni caso se siete a casa con male alla pancia, nervoso, stress, dubbio e non sapete cosa fare, sappiate che si, dovete morire, l'asia vi sta scavando dentro, diventera' una cosa permanente, alla fine farete fatica a mangiare, sforzi di vomito, difficolta' nella digestione e altre cose che si stabilizzano nel vostro corpo, alla fine morirete per questo ed essendo che nessuno vi cerca, morirete da soli.
Dopo qualche giorno qualcuno fara' una notifica, di solito a lavoro che non vi vedono, poi dopo poco forse arriva la Politi, se la richiesta e' stata scritta con una grammatica corretta, perche' se vi fate aiutare con programmi di traduzione potrebbe essere che non lo accettano, la legge e' uguale per tutti ma solo se sei grammaticalmente corretto, quindi, sperando che sia tutto apposto, la Politi arrivera' dentro casa e vi trovano morti, a terra, che vi tenete la pancia, ma morti.
Il vicino di casa dopo una intervista dira': peccato, era un bravo ragazzo.

Classico, quando siete morti poi siete sempre bravi ragazzi, ma di fatto eravate dei suini da riso e pane, questo lo dico e lo sottolineo, perche' se questo che vivo e' la risposta della vostra vita, deve essere veramente una vita di merda.

Buona giornata.

torsdag den 22. november 2018

Oggetti da difendere

Scatola del vaffanculo, arte su cartone ondulato, piegatura manuale, espressionismo moderno.


Non credete a chi dice che l'Amore é prigione, evidentemente non é vero Amore.

Nella coppia si possono difendere molte cose, aiutare in molte situazioni, ma l'Amore no, se questo viene a mancare, non esiste niente al mondo che noi possiamo difendere, l'Amore senza impegno non esiste, l'Amore ragionato non esiste, l'Amore pianificato non esiste, l'Amore revisionato non esiste.
Si fa prima a rimanere amici e trovarsi solo per ridere e fare sesso, ma allora non usiamo parole come Amore o simili.

L'Amore non si difende, non é un oggetto, se esiste l'Amore nella coppia, si difende da solo da ogni cosa che possa accadere, nel caso contrario, evidentemente non era Amore.

E questo lo dico a mio discapito, essendo che io mi sono separato per mia colpa, e per logica di eventi, il mio non era piú Amore e molte cose sono cambiate.
Mi é stato detto che io non ho mai amato, non é vero, sono cambiati gli eventi e le esperienze, é un rischio da prendere, io stesso per il mio futuro ne sono soggetto e nessuno puó garantire il contrario del rischio.
Quando mi sono messo assieme alla mia ex posso affermare che era Amore, non trovo altri sinonimi di quell'evento specifico e abbiamo passato anche bei momenti assieme, non posso negarlo, anche se posso con il senno del poi, cosa molto facile da fare, che effettivamente non eravamo una coppia formata bene, ma posso categorizzarla come una classica coppia Italiana, associata attraverso caratteristiche sociali Italiane e su un contesto personale affettivo specifico, ma questo non giustifica molto perche' di base la maggior parte delle coppie si forma in questo modo.
La differenza a mio parere e' che poi la maggior parte di queste coppie non si pongono ne il problema ne devo affrontare cambiamenti troppo drastici e in caso ci fossero per "cultura" si mette tutto sotto al tappeto e si continua a vivere questo rapporto coniugale lineare e di abitudine.
Nel rapporto tra me e la mia ex, non c'e' nulla di cosi diverso da moltissime altre coppie, nate da situazioni specifiche, assemblate per solitudine o per mancanza di altre fonti sentimentali e consolidate, da qui in poi esiste tutto il resto.

Per riprendere il discorso, posso dire che ci sono stati cambiamenti cosi forti che mi hanno imposto di rivedere tutta la mia posizione affettiva e personale in cui ho dovuto prendere una decisione se io volessi continuare a vivere con questo sistema o cambiarlo, se la persona con cui ho promesso delle cose 15 anni fa, fosse ancora la persona che io adesso vorrei, e molte altre cose derivanti da un pensiero di trasparenza, tra me e lei, in fine ho deciso di notificare che quello che io provavo non era Amore, non piu', non aveva piu' i termini di questo sentimento, perche' di fatto se io posso provare un sentimento maggiore per un'altra, significa che a tutti gli effetti, il mio cuore stava andando verso fuori cercando nuove strade piu' appaganti per me stesso.
Questo determina la fine di un Amore, poco conta se per due mesi non gle l'ho detto a lei, sfido chiunque a concepire tutto il contesto e cambiamento e dirlo nei primi due mesi, essendo che la maggior parte va avanti anni senza dirlo e pure farcendo molto altro di concreto, io avevo solo questa idea nella testa e un sentimento che portavo con me in fase di sviluppo.
Quando capisci questo, non esiste niente che possa portare in dietro un sentimento allo stato originale, perche' di fatto esiste tutta una nuova situazione personale, sentimentale e di pensiero che andava espressa al di fuori di un rapporto di quel genere, era una cosa incompatibile, se lo avessi fatto, lo avrei fatto solo per fare sesso e per non avere altri problemi pratici, ma non mi piace ingannare gli altri nei sentimenti.

Io sono dell'idea che la propria compagna vada lasciata libera da ogni vincolo e controllo affettivo, con l'unica promessa, che se in caso questo venisse a mancare, di comunicarlo, da li in poi, se si é rotto il cuore, come lei era libera prima, rimane libera dopo di andare dove crede che per lei sia meglio.
Sei e rimani libera, nessuno ti ferma, ma se rimani con me deve esistere un motivo che motiva il legame, un legame che differenzia il Noi dagli altri.

Non esiste nessun sistema, muro, scatola, controllo che si possa fare per intrappolare e difendere un sentimento, non puoi dire a chi arriva di nuovo che ci sei te a difendere la persona, perche' di base tu puoi difendere la persona fisica da molte cose, ma il sentimento che ha dentro, non ha muri e barriere, quello se vuole uscire va da solo, anche se lo chiudi dentro una stanza blindata, se controlli tutto quello che fa, se controlli tutti i suoi contatti o altre manie mentali di controllo e gelosia paranoica, cosa risolvi? cosa pensi di risolvere? se hai questo pensiero di base manca la fiducia, se manca la fiducia non e' Amore, ma un oggetto che stai difendendo dai ladri, e l'altra persona se fa veramente queste cose di nascosto, abusa della fiducia, anche se qui esiste un sistema sociale diverso e alcune cose vanno rivalutate.
In ogni caso non e' facendo operazione di difesa che tieni con te la piccola scatola con il cuore dentro, anzi io sono dell'idea che e' proprio lasciandolo libero, che hai la certezza che sia un sentimento vero, perche' lasciando la liberta' poi sceglie ancora te, perche' cosi togli da ogni discorso ogni cosa repressiva di controllo, tu sei libera, ma dimmi solo cosa provi, dimmi chi sono io e cosa sono gli altri, bastano le parole, con un piccolo dialogo sappiamo se vale la pena stare assieme o no.

La mia domanda é: perché tu vuoi stare con me?
Non rispondermi perché mi diverto, non basta come risposta e come motivazione.

Ti Amo senza impegno, e' come dire lavoro senza lavorare, faccio sesso senza fare sesso, compero una macchina e non pago niente, ho una casa e non pago l'affitto, ho un affetto e me ne prendo cura il giusto per fare che questo rimanga disponibile, per riassumere possiamo dire che facciamo il minimo indispensabile per avere l'idea di avere un affetto.
Ma a questo punto basta avere un buon amico, quando puoi ci passi del tempo assieme, hai qualcuno con cui dire qualche parola in fiducia, se serve un aiuto puoi chiedere, ma rimanete in una sfera di non impegno reciproco, non sopra una certa linea, si va bene ma non esageriamo.

Di base, l'Amore e' un impegno, privato e pubblico, un impegno di essere un supporto stabile e concreto nella vita, di essere qualcuno che vale piu' di ogni altra persona perche' e' lo stesso rapporto di coppia che ne crea le basi.
Questo va costruito con il tempo e ha bisogno di svilupparsi con il tempo, evento dopo evento, crea una base per essere un rapporto concreto.

Quando sento parlare di difendere il proprio partner da qualcuno, quando vedo persone che difendono il proprio partner da eventuali nuove proposte, mi viene da sorridere, perche' se fosse vero Amore, non ci sarebbe nulla da difendere, si difenderebbe da solo, se uno dei due va via o si innamora di un altro, signifa per dato di fatto due cose, 1 che forse non era Amore o 2 che non lo e' piu', in ogni caso deve seguire il suo percorso.
Se dopo che vivi per qualche anno con una persona, lei o lui si innamora di un'altro, significa che le basi erano molto deboli, e quindi ha trovato una gravita' maggiore su cui fare la sua rotazione.

Certo, nessuno garantisce nulla, e il gioco del difendere la scatola ci da questa illusione che stiamo tenendo la scatola con noi, questo oggetto che egoisticamente vogliamo per noi, lo difendiamo, e' una grande illusione che ci fa pensare che stiamo facendo qualche cosa di utile, ma dovremo solo capire che non e' un oggetto e i sistemi da usare sono altri.

Posso aiutare a difendere o risolvere problemi, aiutare in situazioni da cui c'e' bisogno di una soluzione e una spalla, questo si, ma non stai difendendo qualcosa per paura che se ne vada, ma stai aiutando la tua meta' a risolvere un problema per collaborazione, questo e' molto diverso.

Persone con sentimenti senza impegno che difendono un qualche cosa di intoccabile e senza una forma concreta per l'idea che qualcuno gle la porta via, una follia, se tu volessi veramente faresti di tutto per concretizzare il tutto, per rendere il tutto con impegno e una storia da formare, privata e pubblica, prometteresti qualche cosa che ti cambierebbe la tua vita senza impegno in un impegno stabile, qualche cosa su cui dedicarti e dedicare i tuoi futuri pensieri.

Forse ho scritto anche troppo, se poi penso che si passa dal non ci parlo neppure al chissa' cosa gli dico per fare sesso?
Quando penso a questo vorrei smettere di pensare, ma non posso.

Adesso non manca molto, ed essendo che non ho avuto l'opportunita' di affrontare certi discorsi specifici, io vorrei chiederti questo, adesso ci pensi, tu mi hai provato, mi sembra che questa storia idiota funziona cosi, mi dispiace ma uso i sistemi che ho per creare una storia concepibile da me stesso, adesso guardati attorno, guarda tutto quello che hai, tutto quello che puoi avere, tutto quello che hai avuto e pensa che e' cosi che vuoi vivere o se veramente io sono la persona che ti serve per creare un cambiamento emotivo consistente per la tua vita, prova a valutare se tutto quello che hai attorno ti va bene cosi, ci hai passato tanti anni in questo sistema, sai bene ed esattamente cosa puo' dare e cosa puoi fare, sai esattamente ogni singola persona cosa puo' offrirti in termini personali e tu dentro di te sai esattamente cosa vuoi per te e che tipo di emozioni vuoi provare e avere.

Non sei sicuro, in questo vorglio che mi si scriva in un foglio l'esatto sistema di essere sicuro, voglio che mi venga descritto e illustrato il sistema che determina questa sicurezza quasi divina, voglio che mi venga spiegato da cosa deriva questa grande sicurezza specialmente vivendo in un paese dove il tempo medio di un lavoro si aggira a una media di 2,5 anni dove la valutazione viene fatta in base allo stipendio, oltre tutto e non verso cose molto piu' appaganti e personali.
In tutto questo, mi si e' chiesto garanzie e di dimostrazione al di fuori da ogni standard e su questa base io dico che la sicurezza non esiste, esiste solo quello che provi dentro di te, guidato da un sentimento personale.
Si ma potresti sbagliare ancora, benvenuti nella razza umana, siamo piu' di 7 miliardi e tutti con lo stesso problema da risolvere.
Ma, meglio sbagliare ancora ed aver amato, che non sbagliare senza mai aver amato nessuno.

Io non posso dare risposte per te, ed e' per questo che servono le domande, ma non potendo farle, utilizza questo tempo per pensarci, se io sono la persona che mette un cambiamento consistente, quella a cui affidare il tuo cuore, la risposta me la dirai a voce te stessa, io aspetto.

Io posso dire da parte mia che tu sei la persona che mi serve per vivere, sei la persona che mi manca nei pensieri, sei la persona che io non trovo nelle altre, sei un qualche cosa di mancante e che io voglio per la mia futura vita e famiglia.
Quello che avevo da offrire lo hai visto, anche se in versione molto ridotta, ma lo sai.

Sei e rimani libera di esprimerti come tu meglio credi, ma io voglio sapere solo una cosa da te, tutto il resto non mi interessa perche' e' poco piu' di una barzelletta da raccontarsi seduti sul divano.

In queste settimane non ti cerco e non ti scrivo, non faro' niente, lascio a te il tempo per pensarci meglio, o almeno ho l'impressione di averlo chiesto, quando sara' il momento vorrei solo vederti per una risposta, tutto qui.
Ti chiedo solo una risposta, perche' in caso negativo devo riassegnare questo cuore verso altre vie e devo fare un lavoro impegnativo per capire a chi darlo, ma sai che sono monogamo nei sentimenti, quindi rimane tuo per meritocrazia sentimentale, fino a una tua risposta fuori da questa scatola per persone idiote.

Ultima cosa, poco conta se sei una estrazione di qualche cosa che io non accetto, il dato di fatto esiste e mi baso su quello che provo, poi il resto lo lascio fare alla vita che verra'.
Mi basta sapere solo quello che ti ho scritto prima: Perche' vuoi stare con me?

Buona serata.

søndag den 18. november 2018

Amico, conoscente, persona, cosa sei?

Si ma tra amici, cosi non rimanete da soli ...
Immagino che in un sistema in cui esistano anche altre forme di socializzazione finalizzate a scopi ben piu' materiali che il dialogo, esistano altre forme di amico e ci stavo pensando, stavo pensando a cosa devo fare attenzione e una sotto forma di posizionamento a cui non avevo mai fatto caso o se vogliamo essere specifici, non avevo mai dovuto pensare in 40 anni della mia vita.

Adesso devo spostarmi con un argomento, poi riprendiamo la storia dell'amico, ma come per l'Amore, in cui io ritengo essenziale che sia indirizzato e focalizzato verso la persona e non il suo contesto, in cui come figura principale ci si innamora della persona e della sua espressione al di sopra di tutto il contesto rappresentato o del suo mondo sociale, perche' come dicevo in altri luoghi, il contesto o puo' cambiare nella vita e questo non deve interferire con il sentimento, assicurando che l'unica cosa che conta e' stare bene assieme, il resto rimane discutibile e trattabile.

Qualche anno fa davo peso anche alla situazione rappresentata, al contesto sociale, ma mi sbagliavo perche' ero ancora preso da situazioni immaginarie in cui avevo bisogno di creare una storia di contorno che mi supportasse un sentimento nella testa, come un disegno, ma questo e' sbagliato, perche' facendo cosi, se il contesto cambia, poi potremo avere problemi con la persona, in caso contrario se ci sono problemi, derivano sempre e solo dalla persona, tra la coppia, diversita' visibili e discutibili, ma fuori dal contesto esterno.
Non sono fantasie, esistono esempi e potrei elencarli, alcuni con nomi e cognomi.

Per cui abbiamo focalizzato la storia sulla persona, la relazione tra due persone e qui adesso torniamo agli amici, in cui se non sbaglio a capire, esistono persone che ti stanno attorno solo per uno scopo preciso, possono essere anche amichevoli, ma il tutto e' finalizzato a uno scopo, in caso questo mancasse o dai espressione diretta di non dare quello che desidera, poi non li senti piu'.

L'amicizia, e' basata sulla relazione tra due persone o piu' persone in cui il piacere consiste nel relazionarsi assieme, nello stare bene assieme, lo stare bene assieme puro a se stesso, senza nessuno scopo pratico.
Immagino che questo sia molto Italiano come sistema, alla fine noi si e' amici solo per esserlo e non per farci sesso, in Italia si ride, ci si diverte e si rimane amici, senza mai farci sesso.

In ogni caso, ritengo che alcuni sistemi vadano tenuti, per mantenere nella bilancia alcuni piccoli valori o sfumature che ritengo essenziali nei rapporti inter personali, mantenere un valore emotivo che ti assegna un peso e una importanza a tutto quello che hai attorno.
In caso contrario, ci si trova solo per scopo sessuale e poi a casa, non serve essere amici e neppure fare finta di esserlo, sarebbe tutto molto triste, basta dirlo, a me con te piace fare sesso e mi sei simpatico, non c'e' nulla di male, ma non disturbiamo l'amicizia.

Qui potremo andare nel lato estremo, che per non restare da solo, hai un amico con cui fai sesso, per non rimanere solo capito?
Io ritengo che se rimango da solo sono quasi stupido, rimanere da soli in una societa' del genere e' sintomo di problemi sociali al di fuori della semplice sfortuna di non trovare amici, hai problemi linguistici o di persona, ma non vado oltre a questo.

Apro una parentesi dicendo che ho sempre e solo visto una vagina in 15 anni di convivenza, e adesso, non capisco il motivo per cui dovrei avere uomini per fare sesso, quando con le donne mi ci trovo bene, e non capisco il motivo per cui io dovrei rimanere senza una donna per fare sesso, non mi sembra di essere stupido, una amica la trovi.
In ogni caso per il sesso, senza una donna in mezzo, i maschi sono esclusi, piuttosto rimango da solo e mi leggo un libro, non ne ho bisogno, non ne trovo nessun stimolo sessuale e se devo essere sincero mi fa schifo. Posso scegliere di non essere gay?

Anche se la parola gay in una societa' aperta e che ha oltrepassato la zona della limitazione sessuale, e' fuori luogo, gente che per non stare da soli si arrangiano con l'amico, va bene, siete liberi di fare quello che volete, io non giudico e se vuoi siete felici, bene venga, sempre meglio che avere una pistola in mano penso io, ma a me mi lasciate stare, a me piace la Vagina.

Detto questo, ritorniamo agli amici per comodo, bisogna fare attenzione, un amico e' qualche cosa di raro, come si dice: chi trova un amico, trova un tesoro.
Un amico e' una cosa rara, perche' dopo una serie di eventi e situazioni che accadono, ti dimostra la sua validita', sincerita' e fiducia, si va per piccoli step, puoi sempre sbagliare, l'errore e' dietro l'angolo ma alcune vanno fatte scoprendo un poco la tua parte privata e si vede che succede, non esistono altri sistemi per capirlo, ma alla fine, puoi capire chi e' il tuo amico fidato, quello per cui ogni sua parola la capisci e sai dare un peso, quello per cui ti fidi e puo' accedere a tutto il tuo mondo in liberta', perche' ti fidi e sai che ne tiene tesoro, quanto te del suo mondo, ci si prende cura si un valore, di un legame.

Cosa molto rara, avevo degli amici, e mi trovavo anche bene, ma mi hanno dimostrato di essere come gli altri, di assegnare valori personali e di atri nel modo sbagliato, cosa che io non avrei mai fatto, specialmente a certi livelli, ma lasciamo stare, ci sono situazioni in cui puoi vedere esattamente cosa e chi sono, nelle situazioni difficili si vede chi resta e cosa fa.

Adesso che ho detto questo, che non venite a rompermi le palle a me a rendermi difficile ogni cosa, per vedere se sono vostro amico che vi mando a fanculo, io l'amico lo scelgo con delle mie caratteristiche, le situazioni difficili le affronti e le pesi, quando siete gia' amici, non quando forse vi conoscete in qualche modo e forse ti ricordi il nome .....
Tutto ha un suo tempo e valutazione, nel tempo come la coppia in Amore, si fortifica e diventa anche la ragione stessa per cui si sta bene assieme.

Devo capire chi ho attorno e applicare una valutazione, devo riuscire a capire in questo sistema come valutare chi mi gira attorno, essendo che anche io divento un oggetto del desiderio, devo anche concepire che esiste questa forma, praticamente posso provare quello che provano le donne a essere corteggiate per il sesso, forse non nel modo completo, ma cerco di immaginarmelo.

E' anche vero che qui su al nord la parola corteggiamento possiamo quasi cancellarla dal dizionario, se aspettate me per capire come fare, io attualmente, se volete saperlo, per il vero corteggiamento ho fatto forse un 10% di quello che va fatto, e per voi e' fantascienza, quindi penso che posso stare anche sereno, alla fine qualcuno dovra' chiedere direttamente qualche cosa, io di segnali non ne faccio a nessuno, quindi va di per se che qualche cosa farete anche voi, beh la risposta al sesso maschile e' questa:

- C'e' una donna?
- No
- No grazie.

In ogni caso, anche se c'e' una donna, ve lo scrivo qui in un finto blog pubblico, che potete raggiungere con un IP pubblico, su Google, IO NON VOGLIO NESSUN PENE NEL MIO CULO.
In maiuscolo fa sempre la sua immagine all'interno del testo, se volete applico anche il grassetto, aspetta che ci provo, IO NON VOGLIO NESSUN PENE NEL MIO CULO, ecco cosi sembra anche piu' cattivo, potrei aggiungere anche dei punti esclamativi, ma non voglio esagerare.
Li fuori esiste un mondo di donne che voi non prendete in considerazione perche' siete timidi o perche' siete quattro contadini del cazzo volgari che per dirvi di si una donna deve essere veramente disperata, e cosi ve lo infilate tra di voi, tra amici, fate bene, ma come dicevo, io non vedo perche' devo lasciarle tutte li da sole, io con le donne ci parlo e mi diverte, non ho nessun tipo di problema sociale, generazionale e culturale, sono Italiano e gli Italiani parlano sempre, l'ho trovato scritto anche su internet, quindi, non mi pongo il problema.

Con le donne ho sempre trovato una soluzione attraverso il dialogo, quello che ho trovato con molta fatica con gli uomini, in cui vi create qualche cosa di assurdo per ovviare a questioni personali.
Adesso non serve che tutti i maschi fanno finta di essere comunicativi e sociali, 300 anni di storia e problemi sociali cosi radicati che 50 anni non basteranno per risolverli, non li cambiate solo perche' io ho scritto un post idiota su un blog che fa meno visite di un frigorifero al polo nord.
Siete cosi, e lo sarete anche tra 100 anni e mi dispiace dirlo, ma in qualche modo mi diverte saperlo, specialmente se posso raccontarlo a qualcuno in privato.

Torniamo all'amico, allora cosa cazzo sei? chi sei? cosa vuoi?
Abbiamo questa cosa del se mi dai bene, altrimenti non mi vedi piu', ma in questo modo, per come sono io, puoi stare anche a casa per sempre, questi piccoli ricatti affettivi a me non mi toccano minimamente.
Capisco che se le persone agiscono in questo modo, poi e' naturale che tanto affidamento uno non possa farne, e di conseguenza uno si stanca anche con il tempo, si va bene tutto, ma poi ... che due palle.

Beh, ho descritto una esperienza maschile, in cui deve conoscere persone maschio per creare una amicizia, ma nella nuova versione, esiste il plus, l'aggiunta che forse questo ci prova anche con te per arrivare a qualcosa di piu', per farci sesso.
Io fino a poco tempo fa non ci avevo pensato bene, ma abbiamo questo punto di vista.

Ripeto che io non sono contrario, ma non obbligatemi ad accettare questa cosa, se mi obbligate diventa molto peggio, io non sono obbligato ad accettare, come in italia non sei obbligato ad essere eterosessuale.
E' una scelta, personale.

Mi sento una certa pressione per questa faccenda del rimanere da solo e dell'amico maschio che puo' compensare, cosi non sono da solo.
Ascoltatemi, io sono da solo perche' sono obbligato, questa non e' la mia vita sociale, questo che ho attorno non riguarda minimamente la mia vita media sociale, tutto questo non esiste, questa e' la copia della vita di qualche altra persona, ma non la mia e non prendo scelte solo su base ipotetica di altri.
Dovete scusarmi, ma mi sembra la stessa pressione che un Gay ha in Italia per tornare ad essere etero, qualcosa di simile, ma la scelta sessuale e' appunto una scelta personale, non una imposizione sociale, la scelta sessuale fa parte della liberta' personale, non una cosa che la societa' preme per assorbirti nella normalita', perche' la maggioranza lo fa, la scelta sessuale e' una, appunto una scelta personale.

Per un esempio estremo, io potrei scegliere di essere monogamo e che mi va bene esserlo e nessuno avrebbe il diritto di obbligarmi del contrario, sono scelte personali, strettamente personali.

Spostando il discorso, sarebbe come andare da un Gay, dichiarato Gay, che ha tutta la mia stima e appoggio morale, e giorno dopo giorno assieme ai miei amici gli faccio pressione per diventare eterosessuale, insisto dicendogli che altrimenti rimane solo, ma al ui la figa fa schifo, o non gli piace, e io faccio ancora pressione sociale su questo.
Questo si chiama, aspetta non so come chiamarlo, si chiamava omofobia per i gay, ma per il contrario non so se esiste un nome o se e' lo stesso, ma e' una cosa da eliminare, e' una cosa negativa.

La scelta sessuale, o la direzione sessuale di una persona va lasciata libera, non obbligata, indirizzata o denigrata, qualsiasi essa sia, ed e' una sua legittima scelta personale, e va difesa, in nome della liberta' personale, della vita, come cittadino in un paese libero, qualsiasi essa sia, anche per chi vuole rimanere Gay e gli piace, e' un suo diritto e volonta', non fa del male a nessuno, esercita solo una sua espressione personale.

La scelta sessuale e' una liberta' personale.

Eh ma poi stai da solo ... no, sono da solo adesso, che mi tenete in questa bolla di vetro, perche' di stare da soli non ce n'e' bisogno, so socializzare, e' sempre stato il mio lavoro e le persone con cui divertirmi mi arrangio a trovarle o capire chi vale la pena conoscere.

Ripeto, se attorno devo avere amici maschi solo a scopo sessuale, io mi tengo solo le donne, mi ci trovo bene, ho piacere parlare con loro, e mi divertono, la donna mi piace tutta, e tutte le sue espressioni, non trovo nessun problema a relazionarmi e penso che sia anche piu' matura di molti uomini, quindi fatevi da soli i conti.

Poi esiste mia moglie, ma lei e' al di sopra di ogni cosa, non c'entra nulla con il testo ma volevo scriverlo lo stesso, cosi per rompere le palle, che insisto sempre e sono pesante, che stress di marito, ma porca puttana basta, e che cazzo, sempre con questo romanticismo del cazzo che butti a dosso, basta, ma fatti una sega con la mano sinistra, che palle.
Ti Amo.


fredag den 2. november 2018

Ciao io mi chiamo

La qualitá di come non mi interessa imparare le cose stupide.
Ciao, io mi chiamo Mattia, uso il dialogo diretto e non so inventarmi le storie, ci ho provato ma ogni volta che uso il sistema indiretto mi sembra di essere un idiota che non ha il coraggio di dire nomi, cose e persone e di parlare con un gruppo di disabili, e' una questione strettamente personale, capisco ogni modalita' di dialogo ma mi trovo bene cosi e penso di continuare cosi.

Ciao, io sono Mattia e ci sono cose che mi rifiuto di imparare, non mi piacciono, non mi interessano, le trovo stupide e di tutto quello che imparo mi tengo solo le cose utili, di ogni cultura o lingua, utili o divertenti, del resto sono totalmente disinteressato e non mi sento obbligato a impararle per vivere.
Mi trovo bene cosi e continuo cosi.

Ciao, io sono Mattia e mi piace giocare con le modalita' di dialogo e comunicazione, perche' di base sono divertenti e se usate bene, puoi creare un sistema tutto tuo di comunicare, come con i Lego.

- Che rottura di palle, ma cosa intendi indiretto?
- Che per parlare cambi i nomi, un poco della situazione ed esprimi un concetto o parli di una persona, cose che con il tempo diventi mezzo psicopatico perche' non capisci esattamente chi e cosa, e devi fare un piu' o meno di quello che hai capito.
- Quindi te cosa fai, i disegni su un foglio di carta?
- Io parlo normale, dico quello che voglio, ma per il resto ci pensa mia moglie, lei e' cintura nera di ste cose, io ascolto e acconsento o seguo il discorso, e' divertente, a volte mi prepara anche qualche discorso su cui pensare o agire.
- Quindi?
- Me ne sbatto le palle ...
- Ah ok ....

Cambiando paese ci si puo' imbattere in sistemi di comunicazione del tutto diversi, e se nessuno te li spiega rischi di entrare in un buco nero in cui non capisci se ti stanno prendendo per il culo, se hanno problemi di comunicazione o se quando si parla si potra' mai arrivare a un punto preciso, dove si dice tutto e niente allo stesso tempo e nessuno e' responsabile delle proprie parole, perche' in caso, nessuno ha detto nulla di specifico.
Un enorme bolla di segnali e comunicazione indiretta, miracolo se siamo ancora vivi.

Praticamente si vive costantemente senza il dovere di prendersi una responsabilita' concreta, delle parole, dei fatti e di quello che si fa.

Se vogliamo essere sinceri, e' un sistema valido per un certo tipo di comunicazione in ambiti specifici, cose che noi Italiani esponiamo fino troppo nella comunicazione, siamo sempre troppo esposti, ma il problema dal mio punto di vista personale, e' quando lo si usa per qualsiasi situazione e per fare quello che vogliamo senza mai averne la responsabilita'.
Tutto un dire cose, che possono non esistere.

A me piace essere diretto, mi piace e mi soddisfa, di base il sesso e' diretto, non puoi dire che non sai fare sesso perche' ti cambi nome e ci racconti la storia che 10 anni fa un tuo amico ha avuto problemi al pene mentre si faceva una sega e si e' slogato un polso e dal quel momento sei rimasto impaurito di usarlo, l'unica cosa e' chiedere scusa.

Esplicito come il sesso, nelle sue forme graduali, sfumate e precise adattate a ogni singola situazione specifica, ma mi trovo bene cosi e questo fa di me la mia "unicita'", se vogliamo portarci nell'ambito commerciale.

Ah vi serve un corso di empatia, ma non voglio cambiare discorso.

Perche' sto scrivendo questo, perche' dopo 6 anni che mi avete rovinato la vita nell'insegnarmi a vivere, avendo vissuto ogni vostra singola malattia mentale, paura, micro paura, problemi inesistenti, dubbi su cosa fare che porca puttana anche mia figlia di 4 anni saprebbe darvi una risposta, passando per il cibo e arrivando alla vita di coppia, e tutto mescolando tra Italiani e Danesi, un mix di insegnamento che dio cane, maddona puttana, porca puttana e altre cose che adesso non scrivo, io credo che prima dobbiate imparare a vivere voi, prima di insegnare a qualcuno.

Prima di mettervi nella posizione di insegnare, assicuratevi di aver capito cosa significa insegnare, posizione da cui si dovrebbe avere una ampia visione di insieme di giusto e sbagliato, al di la di politiche, filosofie e commercio, potendo insegnare una cosa per la sua tecnica di esecuzione, espressione o visione, storica, politica o altro, non dico che si deve essere dei super eroi os uper uomini, ma almeno prima, vedete di assicurarvi di essere apposto voi, che non basta prendere 20 persone quasi uguali a te e decidere domani di insegnare, cosi perche' ti sembra bello e perche' sei quello che sa piu' cose, sapere le cose non e' indice di saper insegnare.
Esistono bravissimi tecnici che di fronte a una aula non saprebbero gestire una micro relazione tra un bambino e l'insegnante, ma almeno prendiamo atto di questo, che fare i soldi non e' cosi semplice, non basta fare qualche cosa, in qualche modo e poi alla fine ridiamo tutti assieme che ci si diverte, e mi date i soldi, i soldi, sono una cosa a cui si deve portare rispetto e volergli bene, specialmente ai soldi di chi te li deve dare, perche' se vuoi bene a quelli degli altri, te ne daranno sempre, se li vuoi per ingordigia o stupidita', domani non te li danno piu'.

Cambio sempre discorso, ma sono tanti discorsi assieme, tanto chi legge sa cosa scrivo non serve che specifico niente.

A Mattia piacciono i videogiochi, si ma anche la figa, dimenticate sempre di dirlo.

Cosa stavamo dicendo, si che alcune cose, mi rifiuto e non mi interessa di impararle, per la mia vita le trovo inutili e una perdita di tempo, dopo tutto questo, riassumendo il tutto, ci sono cose che non e' mio obbligo imparare e che anche non sapendole, ti alleggeriscono la vita, vivi in ogni caso e non fai del male a nessuno, quindi, non le imparo.

Questo lo scrivo pubblico, in questo finto blog che come sapete, mi serve che sia "pubblico" solo per una questione formale, per dare un certo tipo di valore a quello che scrivo, perche' tra quello che dico da solo in casa, quello che scrivo in un blocco notes e quello che scrivo in un blog tecnicamente pubblico, ci sono gia' qui, 3 livelli diversi di importanza e mi piace mantenerli cosi, almeno finche' non mi ridate in dietro la mia privacy e io possa continuare la mia vita normalmente.

Socializzare, prima di copiare cosa faccio io per socializzare, dovete imparare quello che muove una persona nel suo interno a dire o fare certe azioni, dovete capire l'emozione di un sistema di socializzazione basato sulle emozioni, empatia e spontaneta', una comunicazione diretta, semplice e a volte quasi banale, irregolare, ma che punta a un valore emozionale.
Anche questo, significa essere Italiani.

Imparare il Danese e' difficile, vero, ma anche vivere in un paese che socialmente ti fa schifo, quindi chiudiamo qui questa cosa idiota delle lingue straniere.

Poi boh, volevo dire solo questo.
Andate a fare il culo.

Ah dimenticavo, ieri avete assistito a un dialogo tra due persone adulte in cui nessuno dei due, leccava il culo a una azienda, portando questo per la persona di fronte a me, in posizione di pensiero in cui ha dato dimostrazione di avere la capacita' di scindere una azienda, quindi un ente si base commerciale da una persona, dando due diversi valori e senza associare una azienda a una persona.
Una cosa d'altri tempi, questo e' quasi commovente, dopo 6 anni di gente che ha leccato anche le mattonelle del bagno di ogni tipo di azienda, scuola, pensiero, istituzione e quanto altro non so.
Non e' mai un discorso di bandiera, ma di cosa avete dentro la testa, razza di finti comunisti capitalisti del cazzo.

tirsdag den 23. oktober 2018

Non mi piace, [non e' vero, questo ti piace]

Siete sempre gli stessi.

Quando vivi in una vita in cui quello che devi fare o che vuoi fare lo decidono gli altri si arriva a situazioni del tutto assurde e credo che essendo che viviamo in un mondo pieno di gente che racconta storie, quando parli non ti ascoltano neppure e se loro hanno deciso che a te deve piacere una cosa, deve piacerti e basta, senza argomentazione, deve piacerti e per farlo, siamo disposti a usare tutti i sistemi che servono, anche i sentimenti.

Questo si raffigura in un sistema in cui mentre gli altri formano scenette appositamente formate da quello che dici, leggi o pensi, per fartelo piacere a tutti i costi, usando i tuoi sentimenti come motore principale, tu stai vivendo, stai vivendo con tutto quello che ne riguarda.
Che gioco del cazzo.

Mi lamento sempre vero, ma spiego anche perche', altrimenti sembra che una persona si lamenta soltanto per abitudine, ma trasformare situazioni che dovrebbero avvenire in modo naturale da una sistema pianificato per fartelo piacere per obbligo, si trasforma in un forse mi piace, a un vaffanculo, appena posso vado a casa che mi state sulle palle, non personalmente ma per sistema, come azione difensiva a quello che io devo provare e vivere.

Ma voi pensate veramente che una persona, gli possa piacere una cosa in questo sistema di obbligo incanalato e che si basa su sentimenti non concessi?
Questo e' il vostro sistema per fare in modo che una persona si appassiona alle cose?
Questo e' quello che volete insegnare ai vostri figli? Questo?
Io nelle vostre famiglie non voglio entrarci.
Statemi lontano, voi la parola Amore la potete buttare sul cestino dell'umido, che tanto non vi serve, basta che lo sostituite con qualche altra cosa di livello inferiore, come la dittatura o l'obbligo imposto, suona molto brutto, ma si avvicina a quello che devo fare tutti i giorni.

Io se mi sento obbligato, se in quello che faccio non provo nulla di naturale, tra me e quello che mi circonda e  non tra voi e quello che organizzate per farmelo piacere, ho la tendenza a cestinare tutto, mi sembra diverso la parola naturale da obbligare o convincere, o obbligare a convincere, o meglio dire usare sentimenti per convincere.
Ma vaffanculo va.

Se dico che una cosa non mi piace e che non e' quello che farei naturalmente, lo dico perche' e' cosi e non saranno certo questi sistemi a farmi cambiare idea, ci sono cose che dico appositamente per dovere teatrale, ma questa non ne fa parte, sulle cose che riguardano i sentimenti o le emozioni, non riesco a fingere, e se dico che un posto di lavoro o un gruppo o uno sport non mi piace, lo scrivo pure qui argomentando e scrivendo righe su righe, significa che e' vero, insistere si ha solo l'effetto contrario.

Ripeto, e lo scrivo sempre perche' e' la mia base su cui si basano le attuali scelte, lo sto facendo perche' l'ho promesso a qualcuno, non per voi, non per il vostro gruppo, non perche' in futuro ho voglia di andare o venire a fare quello sociale, non perche' mi piace questa cosa cosi tanto che per me diventa una passione, la mia unica passione e' la patata, poi esiste l'Amore, inteso come sentimento di completamento personale, poi esiste il pianeta esterno, compresi voi, sicuramente potete prendere posti piu' vicini o lontani, ma esiste "tutto il resto".
Se posso aggiungere, dopo questa avventura degli ultimi 3 anni che potrei chiamare "disastro sentimentale, ma con obbligo", titolo complicato, ma non mi viene in mente niente altro.

Finita questa assurda avventura, io sto a casa, se siete tanto amici passate a casa e vi bevete un caffe', altro non so cosa fare con voi, io per il mio futuro ho altri progetti che far parte di gruppi sociali, come gia' descritto, ampiamente e nello specifico in un vecchio post.

Le cose che mi piacciono vi servono solo per farmi fare delle cose che a voi sembrano belle da fare per me che mi aiutano, per il mio bene, per insegnarmi, perche' mi volete bene, cazzo, porca puttana, porca puttana, ou ou ou, degli scienziati insomma, se mi volete tanto bene datemi quello di cui ho bisogno, lasciatemi vivere, il resto ve lo tenete.

Ah giusto, non faccio abbastanza per avere le cose che voglio, giusto dimentico sempre i vostri piccoli, bastardi giochi di parole sentimentali per farmi fare sempre cose che io non farei mai, mi dimentico sempre la vostra innaturale, spontanea, sincera voglia di aiutarmi, tramite questi giochi del cazzo che passano tra il la mancanza, il bisogno e l'obbligo, obbligo inteso come passaggio fondamentale per arrivare a quello che io vorrei.
Ma vaffanculo.

In tutto quello che io dico che non mi piace o che non mi va bene, si insiste in un modo velato, amichevole e dietro a risate di amicizia, insistendo, piano piano, giorno dopo giorno, per famelo piacere, come se farmi cambiare idea fosse lo sport nazionale, o come se riuscire a farmi cambiare idea si vincesse qualche cosa, ma in tutto questo, nessuno mi parla, non posso parlare con nessuno, non ho uno scambio di argomenti, nulla, rimango in ogni caso solo dentro questa scatola, e misi propone a goccia, solo una situazione alla volta, solo quella davanti, niente altro attorno.
Questo come con la mia ex, sono 3 anni che mi rompono le palle che dovrei tornarci assieme, 3 anni, ti rendi conto? Sono disposto a morire di fame pur di non validare questo orrore sentimentale, 3 anni di rotture di palle in questo sistema assurdo di obbligo velato, e quando vedo altre situazioni simili, mi viene la pelle d'oca e scappo.

Ti piace? No, Ti piace? No Ti piace? Non hai altro, ti piace? No, ho detto di no e se vuoi ti dico anche perche' Ti piace? hai solo questa. Ti piace?
Ma ho detto di no e ho detto anche perche' e che cazzo, poi quelle che mi piacciono spariscono, per cui, ascolta, vaffanculo te e tutti i tuoi amichetti gay.

Se qualcuno mi dice, mi sono innamorato di tua moglie, io gli rispondo che ha sbagliato, ha sbagliato del tutto, ma veramente sbagliato, come volere andare a Mosca e prendete l'aereo per Londra, sbagliato come il sale nel The, sbagliato, molto sbagliato, dimentica, arcobaleno con scritto: tu hai sbagliato tutto.
E dimentica subito o trovo il modo di mandarti in Lapponia a spostare la neve con le mani.
Sono uscito dal tema, scusate mi capita spesso.
Chiaro che se la cosa e' bilaterale, in cui quando arrivo a casa mis i conferma l'Amore reciproco, alzo le mani, su questo non insisto, dispiace ma va bene, allora te e lui potete iniziare a pianificare quando vivere assieme, ma non che passa un anno, vi aiuto, basta che vi sbrigate che io con una amica non ci vivo, a questo punto mi prendo qualche amica quando capita, e nel durante mi cerco una nuova passione.
A me di fare la guardia del corpo non mi e' mai piaciuto e neppure usare sistemi tipo NSA, l'Amore deve essere libero, o c'e' o non c'e' e non sono io a difendere nulla, in caso difendo situazioni che possano crearsi per disguidi di percorso, posso difendere un mio sentimento da altri pensieri in entrata, posso difendere tante cose, ma non l'Amore, questo se viene a mancare, non ci sono difese ed e' corretto lasciarlo andare.

Questo quando si rompe, poi e' tutta discesa, che sia un lavoro, la fidanzata o uno sport, hanno tutte sfumature e livelli diversi, ma di base e' la stessa cosa, cambia solo cosa fai e cosa dici.

Cosa stavo dicendo, che dei vostri gruppi di merda non me ne frega assolutamente niente, ora ricordo, non mi piace, non e' quello che voglio.

Aspettate, che ci sono cose che vanno scritte, io al Rema1000 non ci torno a lavorare, se hanno un contratto va bene, mi servono i soldi, ma e' l'ultimo posto in cui ci andrei, non sono mai stato cosi mentalmente male come in quel posto, poi se a voi piace bene, colleghe sono anche simpatiche, quasi tutte, ma il problema e' piu' sopra ... e non per fare il finto gioco del cattivo e del parlare male per evitare che altri ci vadano, ma perche' li dentro ci sono problemi personali, mentali e privati, che vanno oltre al mio comprensibile, sbilanciado il lavoro, le scelte professionali e persone con un incarico che dovrebbe essere al di sopra di certe cose in cui ne sono dentro fino al midollo osseo, la dentro serve uno psichiatra e un esperto di coppia, in cui qualcuno gli spiega la differenza tra vita privata, emozioni, lavoro e professionalita' decisionale, un corso di dialogo sociale, poi  per i colleghi maschi non so cosa dire, ho la tendenza a non preoccuparmi troppo di questi, a parte qualche specifica figura che mi sta letteralmente sulle palle a prescindere da qualsiasi cosa faccia o dica, ma e' normale, non e' colpa sua, e' nato cosi.
Ah, mi hanno toccato il culo 3 volte da un maschio, io posso denunciare questo come violenza sessuale sul lavoro? Non so, pensateci, io il culo non l'ho mai toccato a nessuno e di figa ne ho vista tanta, ad alcune mi inginocchierei piangendo, ma non le ho mai toccate, minacciate, obbligate e neppure ho insistito in nessuna situazione.

La palestra di Karate mi sta sulle palle, perche' anche loro usano questi sistemi da DDR tedesche del cazzo, perche' pensavo che almeno chi abbraccia la Sacra Filosofia Cinese, abbia nel cervello qualche cosa di fuori da certe bassezze sociali, ma mi sbagliavo, ormai l'uovo e' rotto.
Al posto di insegnarmi a vivere, al posto di obbligarmi ad essere sociale, sistematevi le vostre vite che ne avete bisogno, io le cose le so fare anche da solo.
Dispiace, ma il mio futuro non e' all'interno di un gruppo, sono le pecore che stanno in gruppo ....

Detto questo, non mi viene in mente niente altro da scrivere, come sempre aspetto quello che voglio veramente, rifiutando tutto il resto.
Se non sbaglio, e non vorrei sbagliare, questa e' la mia vita e di norma, dovrei decidere io cosa e' bene o cosa e' male nelle scelte di tutti i giorni e di come io mi vedo e che filosofia voglio abbracciare.

Finiamo questa patetica scenetta sociale, poi ci salutiamo.
Ridatemi la mia vita.

L'Amore, con tutte le sua sfumature, che va da 0 a 100, in uno spettro di gradazioni, si forma e si gestisce, si posiziona e si matura, in un ambiente naturale, tutto prende il suo posto senza fare fatica, di solito, l'Amore e' questo, non queste scenette patetiche di obblighi e insistere per convincermi di cose che avete deciso voi per me, questa e' solo la vostra versione della mia vita, ma non e' la mia vita, potremmo dire che e' simile alla vostra idea di giusto, ma per fortuna, io non sono voi, quindi ....

Ci sono cose che non capisco, ci sono cose a cui ho bisogno di risposte, ci sono cose che mi rifiuto di capire, ma quello che provo, lo so bene e salvo imprevisti nettamente chiari, non ho intenzione di cambiarlo, perche' per un motivo a me ignoto, era tutto perfettamente perfetto, e tu sei una delle situazioni da cui sarei scappato prima di conoscerti, ma se le situazioni coincidono e i miei sentimenti sono chiari e senza manipolazioni, trasparenti, cambio idea o rivaluto tutto quello che penso, questo si chiama essere umani esenti da compromessi troppo grandi da digerire.
Ma in un mondo dove il compromesso e' la regola base della vita, dove il compromesso e' una foma accettata in ogni cosa, dove il compromesso a livelli molto alti, e' uno standard da cui poi anche loro non sanno neppure come uscire da questi, quello che io dico sembra quasi fantascienza di un pazzo che non sa cosa fare durante il giorno.
Spero e so che puoi capire quello che dico, questa stupida storia d'amore, mi dispiace.
Sono l'ultimo dei romantici, dopo di me, sono finiti tutti .... ;-)

tirsdag den 16. oktober 2018

Sono un puttaniere schiavista, scusa, volevo dire una brava persona.

Grande verita'
Si impara, ci insegnano e si capisce come fare, in alcuni casi quello che e' giusto diventa sbagliato e alcune volte scopri cose nuove che puoi fare, in tutto questo si cambia, in vari livelli personali e si danno alla propria vita nuove direttive di vita o nuovi sbocchi professionali.

Stavo pensando a cosa fare in futuro e volevo qualche cosa che mi desse una nuova immagine professionale ridisegnata, qualche cosa che mi discosta da 30 anni di commercio tradizionale Italiano e di 6 anni da nulla assoluto o tutto, beh questi ultimi 6 anni non riesco a classificarli, in ogni caso volevo una spinta emotiva, un qualche cosa che mi desse una posizione di rispetto nella societa', che venissi apprezzato per il mio talento e conoscenza, qualche cosa che mi affermasse nel mondo del lavoro dandomi nuovi sbocchi e poter affermare la esperienza lavorativa.
Dopo molte prove e valutazioni, ho pensato a una cosa, voglio fare la brava persona.

Faccio il puttaniere schiavista, in pratica sfrutto la donna nella prostituzione, abusando e agendo sulle sue paure e difficolta' personali per lucrare ed economizzare il suo lavoro, lasciandogli solo il necessario per vivere, arrabbiandomi se non produce abbastanza, minacciandola che se non va a lavorare la faccio mandare a casa nelle capanne di ferro dove l'ho trovata e i bambini li vendo a qualche fabbrica del terzo mondo e a ogni sua parola di lamentela io affermo che c'e' chi sta peggio di lei, di non rompere le palle e che non puo' fare altro, ah di darmi i soldi perche' se non mi paga il mio compenso la picchio.
Questo fa di me una brava persona, un bravo commerciante che tiene a cuore i suoi dipendenti e punta al fatturato, alla produzione, nel rispetto delle loro competenze tecniche e della loro persona, posizionandole in un sistema meritocratico.

Praticamente ogni sera, le carico su un Bus, le consegno nelle zone del paese un poco qua e un poco la, qualcuna a casa, e poi aspetto leggendomi un giornale e se ci sono problemi corro con un bastone in mano e risolvo, perche' non vorrei mai che se qualcuno picchia qualche mia dipendente, rischio di perdere i soldi e io i soldi li vorrei in tasca, che se devo anche fare l'infermiere a gratis torno a casa.
Poi alla sera le riprendo, mi faccio dare i soldi, se hanno incassato poco urlo e qualche chiaffo e le porto a casa, in una specie di capannone dove dormono tutte assieme.

Stavo sistemando Linkedin, e non sapevo bene cosa scrivere come ultima professione, essendo che sono nuovi lavori per me e che devo ancora capire del tutto, ho scritto commerciante, suona bene.

Bene, adesso che avete questa storia nella testa, vi assicuro che io sono una brava persona, senza nessun dubbio perche' ho rispecchiato altri sistemi usati da uffici dello stato e agenzie, in molti casi e nella maggior parte e' anche accettato dal popolo, moralmente corretto e da quanto mi sembra e' pieno di filosofie divertenti e di supporto emotivo.

- L'importante e' essere ancora qua
- C'e' chi sta peggio di te
- Pensa positivo

Queste sono le tre frasi da dire, con queste, vi assicuro che si risolvono tutti i problemi, tutti i giochi sporchi e ogni cosa fatta, con queste si diventa brave persone che aiutano le persone, con queste diventi anche un ufficio, ma in ogni caso, quello che conta e' che rimani una brava persona, cazzo, porca puttana, una brava persona, mi piace essere una brava persona, ho combattuto tanto per rimanere una brava persona che adesso che posso dire di esserlo, ne sono felice.

- Mattia, cosa scrivi, queste cose sono illegali, per queste cose esiste il carcere, sono cose brutte, e' sfruttamento e incitazione alla prostituzione, con violenza fisica e guadagni soldi in modo illecito.
- Devi pensare positivo, non essere cosi pessimista, soldi a parte mi sembra tutto regolare, va bene, va bene, domani dichiaro le entrare e pago le tasse, per la violenza fisica e' soltanto un aiuto a fare meglio, da amico.
- Ma che discorso fai
- A me sembra tutto regolare, adesso ti spiego, aspetta

Stavo valutando che tenere delle persone per 6 anni, sempre ai limiti della sussistenza, aggravando le situazioni, incitando di dover fare di piu' o meglio o diversamente, agendo sulle loro scelte in modo che quando cercano di rendersi libero, hanno sempre qualche cosa da cui essere sottomessi o situazioni in cui se dicono di no, si troverebbero a tornarsene a casa o non avere piu' soldi per vivere, e appena esiste una lamentela dire:

- L'importante e' essere ancora qua
- C'e' chi sta peggio di te
- Pensa positivo

Questo in parte potrebbe essere anche vero in parte, diciamo al 50%, sono frasi che in qualche caso hanno il suo valore, ma non se guardandoti attorno sei totalmente fuori standard, non se non tiene conto del tuo percorso meritocratico di scelte, non se sei e rimani sotto a ogni standard nazionale.
Adesso non dico che uno deve avere un top lavoro o stile di vita superiore, ma almeno avere una condizione di vita umana e decente, nei livelli minimi e dopo 6 anni, credo che un livello minimo accettabile, sia una cosa di diritto, dopo aver dimostrato a ogni tipo di azienda chi sei e cosa sai fare.
E che cazzo.

La teoria del c'e' chi sta peggio di te, e' una filosofia che punta al ribasso, punta alla auto commiserazione, allo stare fermi, punta al accontentarsi sempre, a rallegrarsi di una condizione di vita di merda, in cui te alla fine ci stai bene e ti va bene mantenere.
Esistono brutte situazioni in cui e' difficile, e questa frase puo' funzionare, come una pacca sulla spalla, un piccolo aiuto mentale per alleggerire la situazione, ma non per motivare, alleggerire e motivare non sono neppure sinonimi, allora per lo stesso motivo stiamo tutti a casa, possiamo prendere tutti un salario minimo e vivere in case identiche, statalizziamo tutto e facciamoci consegnare 2 pezzi di pane al giorno dal comune e torniamo in dietro di qualche secolo, tanto, ci sara' sempre qualche uno che sta peggio di noi, sempre, anche dopo la morte, essendo che esistono teorie di rinascita o di morte peggiore, nel sensoc he c'e' chi afferma che si puo' anche morire male e vivere una vita nell'aldila' nell'inferno e cose del genere, e forse anche da morti, qualche altro alieno o Dio puo' dirti che c'e' qualche uno che sta peggio di te, che frase del cazzo.

Si c'e' chi sta peggio di te, ma anche tanti che stanno meglio, allora voglio metterli tutti sul tavolo, carte alla mano e voglio vedere quelli che stanno meglio perche', cosa hanno fatto e come hanno fatto per stare meglio, il loro percorso e scelte di vita, se in tutto questo io mi posiziono in una linea adeguata, in cui per mie scelte di vita mi trovo in questo punto, per le mie capacita' dimostrate e altre cose relative, mi posiziona in questa linea attuale, allora alzo le mani e dico a me stesso che sono stupido e che devo migliorare in qualche cosa, o pensare a una soluzione diversa, o eliminare persone nocive o qualche cosa che mi faccia uscire da questa condizione del cazzo in cui sto male, insomma disegno una strada da percorrere, forse ho altre difficolta', vero, ma almeno vado verso l'uscita, e non rimango a piangermi a dosso usando frasi del cazzo giusto per farmi stare zitto.

- L'importante e' essere ancora qua
- C'e' chi sta peggio di te
- Pensa positivo

L'importante e' essere ancora qua, che frase al gusto nazista, da cittadino medio ignorante, viziato, rotto in culo del cazzo, o forse mi sbaglio, di base non e' il cittadino medio a dirlo questo, vero mi scuso, questo lo dice chi gestisce la tua vita, questo lo dice chi prende i soldi dallo stato, qualsiasi sia lo stato e bandiera, credetemi che le parole sono molto simili e ultimamente certe cose totalmente assurde leho sentite dalla bandiera Italiana, essendo che di base sono proprieta' dello stato Italiano, molto arriva da questa gente del cazzo, da cui volevo staccarmi, ma evidentemente mi vogliono bene e sono legato qui, in cui una nazione aspetta e l'altra vorrebbe andare avanti all'infinito.

Ma si, l'importante e' essere ancora qua, lo dicono i papponi puttanieri schiavisti, quelli delle puttane con il furgone, che se non lavori ti mandano a casa, si quelli che a me dicono che non posso farlo perche' non sta bene, lo dicono quelli, proprio quelli che voi ritenete che prendono i soldi in modo non morale, i puttanieri di merda, che adesso sono marchiati dallo Stato, ufficiali, ma essendo che questi non hanno un furgone e un pacchetto di sigarette, ma sono evoluti, hanno un computer, un ufficio e anche dei biglietti da visita, sito web, timbri e molto altro, una evoluzione sociale e moralmente accettata.

Ricordate la linea di demarcazione?

Ecco, la linea di demarcazione tra stato e puttanieri, e' molto sottile, se andate all'estero, come e' vero che si deve fare attenzione a dove si va, fate attenzione anche a vi rimane attaccato dietro, perche' come ben sapete, i puttanieri non lasciano scappare le proprie puttane cosi a caso, e voglio tutti i soldi che potete guadagnare, e vorrebbero anche molto altro, persiono la patata che potreste conoscere, persino negarvi di innamoravi per poi chiedervi se gli cercate un sistema per trovare la "patata non ubriaca a gratis" Cit: uomo italiano medio

Attenti dove andate, ma attenti a chi avete dietro.

Per i locali mi arrangio io a dirgli quello che voglio, andate sereni, ormai e' un rapporto personale, ma per quanto li insulto, sempre meglio loro che certe brave persone ........
Ah ultima cosa per gli amici Italiani, per voi e' tutto illegale, esiste il carcere, che se potessi, in futuro, se solo potessi in qualche modo farmi giustizia, lo farei, con tutto il mio Amore.