io starei tutto il tempo a pensare cosa sto facendo e a cosa serve, perdere tempo, facendo finta di non pensare a qualche cosa che poi mi pesa come prima.
Andiamo per ordine, forse sono partito un poco pesante, ma volevo essere sicuro di dare il giusto spessore all'argomento, che di per se e' una cosa leggera, un piccolo ritaglio di felicita' indotta, virtuale, ludica, che dovrebbe far distrarre la tua mente dalla tua vita, facendoti dimenticare qualche brutta cosa e avvolto da questa cosa del vogliamoci tutti bene, che ti sembra di stare meglio, di base e' una bella storia per bambini, sulla speranza, sul credere che esiste del buono o nel credere che basta poco per essere felici e cosi ti illudi per un piccolo periodo di tempo che questo possa essere.
Ma lo sai bene, che finito tutto questo scambio di colori alla fine avrai la stessa vita di prima, lo sai bene anche se illudiersi e' sempre bello, lo faccio spesso anche io, e' una bella sensazione ma la vita di mette di fronte sempre la concretezza di quello che hai in mano, lo sai ma non ci pensi, lo sai ma ti illudi che lo sia, lo sai ma non vuoi pensare che sia vero e vivi questa fantasia, lo sai ma sei disposto a farti del male da solo pur di vivere questo piccolo sogno che ti fa stare apparentemente bene, nella speranza, logicamnete si basa sempre tutto sulla speranza perche' e' l'unico sistema che hanno inventato per fare sopravvivere l'uomo in mezzo allo schifo in cui vive, vivi sperando, domani sara' meglio, la speranza di un domani, la speranza che tutto si risolva, la speranza di un cambiamento.
Sulla speranza esiste un sacco di letteratura, libri di aiuto morale, libri di motivazione personale, libri religiosi e video corsi, sulla speranza esiste un immenso mercato economico per arrivare a quello religioso che alla fine in ogni casi si tramuta in economia anche questo, di base possiamo parlare di solo economia, la speranza.
La speranza, un qualche cosa di lontano, una cosa che vorresti e che appunto speri che avvenga, una immagine lontana che rincorri e che dici "domani sara' meglio" speriamo.
Quanto ci illudiamo nella vita, c'e' chi sta peggio, ho scritto molto a riguardo, anche queste sono frasi fatte per dare speranza e motivazione, ma dentro di noi lo sappiamo bene che di quelli che stanno peggio non ce ne frega assolutamente niente, anzi sono una rottura di palle, una distrazione, un piccolo cuscino per non pensare che esiste anche miliardi di persone che stanno anche meglio, ma guardare in basso e' l'azione piu' semplcie che si possa fare per stare meglio, perche' e' semplice, perche' ti fa stare meglio con poco, perche' non serve fatica, si guarda in basso e ci si sente meglio.
Speranza e sogni, venduti come pillole per non farti rompere le palle.
L'essenza del ragalo di Natale e' questo, o qualche cosa di simile, alla domanda perche' ci si fa i regali a Natale? La risposta e' per dimenticarci che facciamo una vita di merda e questo ci rallegra per poco, ci fa mangiare la piccola pillola che ci da quel piccolo evento di gratificazione, che qualcuno pensa a noi e ci sentiamo socialmente appaganti, un sentimento naturale di base umano appagato con poco, in una frazione di tempo piccola, ma ti soddisfa e ti fa stare un poco meglio, non risolve niente, ma ti distrae.
Poco conta se tutto l'anno sei stato da solo, poco conta se tutto l'anno hai avuto una vita di merda, poco conta se ti manca tutto quello che veramente ti renderebbe felice, poco conta che in alcuni casi non hai fatto assolutamente niente per essere felice, poco conta se la tua vita e' quasi appesa a un filo, questo non importa, se durante tutto l'anno lo hai passato ad elemosinare la vita, questo non conta e non conta che farai la stessa identica cosa il prossimo anno, questo non lo pensi, ma prendi questo piccolo spazio di tempo di felicita' virtualizzata, questo spazio di illusione che ti da la speranza, un piccolo regalo per pagare 365 giorni di niente, una piccola caramella per dimenticare, perche' a Natale si e' tutti piu' buoni, che bella storia.
Per coerenza, per pura coerenza degli eventi, per puro pragmatismo personale, se vogliamo essere onesti con tutto il piano temporale trascorso, il regalo lo vorresti buttare nel cestino e chiedere a tutti quelli che hai di fronte se pensano che basta cosi poco a ripagarsi della coscienza e di tutto.
Potete tenervi tutto, io cerco altro, qualche cosa che mi appaga tutto l'anno, le caramelle le lascio ai bambini. La felicita', come l'Amore e' una cosa diversa.
La cosa se vogliamo divertente e' che si fa tutto con un senso masochistico, perche' come sappiamo tutto di cosa accadra' dopo e finito tutto, sappiamo che staremo anche piu' male del nostro normale, con fatica costruito sopra a tutto quello che ci fa schifo e a quello che abbiamo dovuto passare, e staremo anche piu' male di prima per poi rifare una altra fatica a risalire a una linea mediamente normale per noi e per tornare a fare finta di ridere in giro.
No, non voglio rovinarvi il Natale, di base e' una buona festa, e' divertente e non c'e' niente di male, se fatta quando stai gia' bene, se fatta con chi ti ha scaldato il cuore per tutto il resto dei giorni non di Natale, di base e' solo una festa in cui ci hanno insegnato a comperare dei regali altrimenti non spendiamo i soldi che abbiamo risparmiato, di base e' una festa su base economica sociale, ma anche qui non ha importanza, ci si diverte con i soldi, non c'e' niente di male, anche a me piace fare dei regali a chi voglio bene, mi piace vedere le persone felici del regalo, un oggetto materiale fisico, vero, ma si e' felici anche di questo.
Il problema di base e' il motivo per cui fare le cose e se queste sono un valore aggiunto o solo una fantasia che si facciamo da soli, a noi stessi, per auto lesione personale, la speranza, che grande cosa idiota.
Come fate ad essere felici di cosi poco, io non lo so fare, se posso essere sincero vi invidio la capacita' di essere felici di piccole cose e fare finta che niente altro esista, vi invidio la capacita' di non pensare che tutto questo e' falso, un poco vi invidio perche' io non ci riesco, vi invidio ad essere felici di piccole cose che non hanno nessun vero valore personale, ma solo un piccolo momento.
Sicuramente e' una vita piu' semplice, ci ho provato tante volte, credetemi, ma non ce la faccio, io ho bisogno di credermi perche' e di darmi una risposta su valore personale emotivo concreta che si bilancia con me e tutto quello che mi sta attorno, non riesco a ingannare le mie emozioni, non riesco a fingere le emozioni e sto parlando delle emozioni quelle vere, non di qualche risata in gruppo o di quando ridi a lavoro e della socialita' costruita, parlo delle emozioni dentro di noi, quelle vere che hai quando sei a casa, quando in disparte da tutti ti rimangono dentro casa, le emozioni vere, le tue emozioni. Il resto e' solo lavoro.
Quindi dovete spiegarmi come si fa, o forse vivo da solo da troppo tempo, forse vi ho osservato da un vetro per troppo tempo e ho capito molte cose dell'essere umano e della sua socialita' o di quello che gli basta per vivere, forse ho capito troppo di quanto poco basta per rendervi felici, e con la parola felicita', usata in questo contesto e' qualche cosa di irreale e assurdo, non rispecchia minimamente il suo significato reale. La felicita' venduta in sconto, un poco per tutti, senza un vero sapore ma per tutti, cosi siete tutti felici e non rompete le palle, dai pensa positivo, adesso sei felice.
Siamo veramente un popolo di ignoranti che vive in qualche modo, tra illusioni e credenze popolari, passando per speranze e ideologie costruite da altri, siamo dei prodotti perfetti di una societa' che punta alla semplicita' di gestione, siamo dei prodotti di culture create per trattarci tutti come dei bambini idioti, siamo il risultato di tutto questo, e in mezzo a tutto questo ci hanno insegnato ad essere felici con poco, perche' per essere veramente felici, serve moltissima fatica e un lavoro personale che ci riescono 1 persona su 1000, e per farlo si dovrebbe uscire da questo sistema alienante di vita, si deve uscire da questo schema di vita che non porta a nulla di veramente felice, ma di piccole ricompense e una speranza di felicita' spostata sempre piu' avanti, un poco piu' avanti, sempre 2 passi avanti a te, e cosi, dopo 40 anni di lavoro, abbiamo prodotto abbastanza, poi non serviamo piu' a niente, diventiamo una spesa, sperando che abbiate fatto una vita regolare e che vi manteniate vivi da soli, che non passate le giornate tra dottori e ospedali, altrimenti diventate un debito e sperate che le assicurazioni pagano qualche cosa, ma loro non ci rimettono mai.
Siamo un poco usciti dal discorso, quanti pensieri di fronte a un pacco regalo colorato, quanto si puo' pensare di fronte auna cosa che di base e' un piccolo gesto senza nulla di grave, cosa esiste dietro a una usanza per bambini, come si puo' fare finta di non pensarci, come si fa a non pensarci.
Divertiti, che tanto poi torni come prima. Auguri.
Preferisco stare da solo e aspettare qualche cosa di concreto, qualche cosa che mi faccia dimenticare il Natale, qualche cosa di superiore, che meriti di essere felici.
Non la felicita' in pillola, ma la felicita' concreta, tutto il resto e' illusione.
Boh, mi andava di scrivere qualche cosa senza pensare, adesso sto meglio.
Buon Natale.